(ANSA) - ROMA, 27 GEN - "L'Ucraina è come la porcellana,
facile da rompere ma impossibile da distruggere". Lo dice Slava
Leontyev, artista ucraino della ceramica che firma le sue opere
con la moglie Anya, e allo stesso tempo istruttore delle Forze
speciali che insegna ai civili arruolati come utilizzare le
armi, guidando anche un'unità a Kharkiv.
Il film non fiction entra nelle vite di Slava, Anya e del
loro amico pittore e fotografo, oltre che compagno d'armi nelle
Forze speciali, Andrey Stefanov (per il documentario ha fatto
anche da operatore), che dopo l'invasione russa hanno deciso di
non lasciare il Paese, ma di restare e combattere, attraverso
più strade di resistenza. "Insieme a mia moglie che è anche
produttrice, Aniela Sidorska, avevamo contattato via internet,
prima della guerra,, Anya e Slava, per un altro progetto -
spiega Bellomo al Sundance, dove sono riusciti ad arrivare tutti
i protagonisti del film, compreso Frodo, lo schnauzer della
coppia ucraina che condivide con loro ogni momento della
giornata -. Poi quando c'è stata l'invasione e loro ci hanno
detto che non avevano intenzione di andarsene, abbiamo capito
insieme che quella era la storia da raccontare". Il film, che è
stato possibile girare grazie a tanti volontari che hanno fatto
arrivare in Ucraina l'attrezzatura necessaria, portando anche
medicinali e altre risorse per la popolazione, unisce la
violenza della guerra alle oasi di bellezza, rappresentate dalle
piccole creature di porcellana legate al mondo animale che Slava
e Anya ancora creano. Lui le modella, lei le dipinge, riuscendo
a raccontare sulla superficie vere e proprie storie, con
personaggi che fondono realtà e sogno. Viaggi che nel film sono
stati resi in animazione, nei quali è entrata anche la guerra,
ma sempre con l'intenzione di mantenere una luce di speranza.
(ANSA).
Porcelain war, resistenza in Ucraina tra guerra e arte
Docu di Leontyev e Bellomo vince al Sundance il Grand Jury prize