(ANSA) - BERLINO, 15 FEB - I festival cinematografici,
incluso quello di Berlino che inizia il 15 febbraio, si stanno
"gonfiando" come la rana della favola di Esopo e, anche se non
'scoppieranno', hanno comunque perso la loro funzione originaria
di scoperta del "meglio della produzione mondiale". Lo ha
sostenuto Paolo Mereghetti, il critico cinematografico autore
dell'omonimo dizionario del cinema, parlando a un incontro
organizzato dall'Istituto italiano di cultura di Berlino.
"Una volta il Festival era l'occasione per vedere il meglio
della produzione mondiale", come avvenne ad esempio a "Venezia
negli anni Cinquanta" che "ha fatto conoscere all'Europa il
cinema giapponese" di (Akira) Kurosawa e (Kenji) Mizoguchi"; o
"negli anni 70" quando "il Festival di Cannes ha aperto le porte
al nuovo cinema: (Wim) Wenders l'abbiamo scoperto lì" assieme a
Theo Angelopoulos, ha premesso il 14 febbraio Mereghetti.
Ora invece i festival sono "diventati delle macchine così
complesse e complicate, che hanno bisogno", a causa degli
"investimenti" compiuti, "di avere un ritorno di immagine molto
alto", ha detto il critico in un dialogo con la direttrice
dell'istituto berlinese, Maria Carolina Foi: sono diventati
"spesso anche delle passerelle per il lancio del film" con tanto
di "glamour" e "importanza della copertura televisiva".
"Non a caso i Festival hanno partorito dei sottoconcorsi"
come "Special" e "Generation" a Berlino; "Orizzonti" e
"Orizzonti Extra" a Venezia; la "Quinzaine" des Cineastes, la
"Semaine de la Critique" e "Un Certain Regard" a Cannes, ha
ricordato Mereghetti: "hanno moltiplicato il loro contenitore
per offrire sempre più film. Hanno bisogno di crescere e
rischiano però di gonfiarsi. Qualche volta penso alla rana che
voleva diventare come il bue e si gonfia, si gonfia, si gonfia".
"Non scoppieranno mai, naturalmente, perché il mercato ha
bisogno dei Festival", ma "una volta non era così", ha aggiunto.
(ANSA).
Mereghetti a Berlino, 'i festival come la rana di Esopo'
Il critico: "Si gonfiano perdendo la funzione originaria"