(ANSA) - UDINE, 18 FEB - "Dall'epoca di Wilma Montesi,
ragazza semplice di 21 anni che aveva il sogno di fare
l'attrice, trovata cadavere sulla spiaggia romana di Capocotta,
non abbiamo fatto molti passi avanti. Allora, quando si verificò
il primo femminicidio-omicidio mediatico della storia italiana,
Wilma fu spesso giudicata come una che se l'era andata a
cercare, è un giudizio che purtroppo sentiamo tantissimo anche
oggi in casi simili".
Il film è un viaggio nel mondo che ruotava attorno a
Cinecittà negli anni '50, con Lily James, Rebecca Antonacci e
Alba Rohrwacher.
Costanzo ha raccontato di essere partito per questo film, che
ha come protagonista la 18enne aspirante attrice Mimosa, proprio
dalla suggestione del "cold case" Montesi, alimentato dai
tabloid dell'epoca.
"Un caso che aveva colpito molto anche Federico Fellini che,
dopo averlo analizzato - ha detto Costanzo - aveva concluso che
con questa vicenda l'opinione pubblica italiana era cambiata,
aveva perduto l'innocenza, e anche l'empatia reale verso la
vittima, a vantaggio del pettegolezzo e del giudizio impietoso
nei confronti di una ragazza che invece voleva soltanto
esprimere se stessa e avere la libertà di fare ciò che
desiderava". Ricordando che Fellini aveva citato il caso Montesi
anche nella scena finale de "La Dolce Vita", Costanzo ha
puntualizzato che la storia del film inizia proprio quattro
giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Wilma.
Alba Rohrwacher si è invece soffermata sul personaggio che
interpreta, l'icona del cinema italiano Alida Valli, scomparsa
nel 2006. "E' un'apparizione, ma abbiamo con Saverio voluto
renderle omaggio - ha spiegato - in mezzo a tanti personaggi
contraddittori, pericolosi e negativi, Alida Valli è uno dei
pochi personaggi positivi ed è l'unica capace di intercettare la
purezza del cuore della protagonista. Attraverso questa azione
che compie - ha concluso - ci è sembrato di poter fare un
omaggio alla grandezza di questa attrice". (ANSA).
Costanzo, sui femminicidio dal caso Montesi pochi passi avanti
Il regista con Alba Rohrwacher presenta 'Finalmente l'alba'