Un Coen ancora più d'autore, questo firmato da uno solo dei due fratelli, Ethan, insieme alla moglie membro della comunità queer Tricia Cooke, ovvero Drive-Away Dolls, commedia gay on the road che non può non far pensare a un Thelma e Louise con il valore aggiunto della follia Coen. Il film, in sala da domani con Universal Pictures International Italy esclusivamente in lingua originale con sottotitoli e prodotto da Working Title, ha come protagoniste la riservata e timida Marian (interpretata da Geraldine Viswanathan, attrice australiana di padre indiano) e la sfrenatissima e sex addicted Jaime (Margaret Qualley, Povere Creature! e Sanctuary). Siamo nel 1999 e tutto parte con un uomo ucciso in un vicolo con un cavatappi nel collo e, a seguire, con un cunnilingus lesbo tutto da ridere in cui incontriamo per la prima volta Jaime alle prese con un'occasionale amante. Poi si entra in una storia tipicamente coeniana, declinata dalla mano di Tricia Cooke che aveva tanta voglia di raccontare il mondo femminile gay. Tornando alla storia, Jaime e Marian hanno bisogno di una ripartenza così intraprendono un viaggio in auto verso Tallahassee in Florida, ma la vettura che prendono in affitto è purtroppo quella sbagliata, non destinata a loro, ma a un gruppo di criminali non troppo smart, che vogliono tornare in possesso di quello che c'è nel portabagagli. Ovvero di una misteriosa valigia di metallo e di una cappelliera refrigerata. Durante questo viaggio Jaime e Marian non mancano di attardarsi in tutti i bar per donne sulla strada e imbattersi anche nel festino gay di una scatenata squadra femminile hockey. Nel frattempo, mentre i criminali stanno per raggiungerle, scoprono anche che fra loro una storia è possibile. Nel cast di Drive-Away Dolls anche Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Pedro Pascal e Matt Damon, protagonista di uno straordinario cameo in cui interpreta un senatore repubblicano che ha qualcosa di molto intimo da nascondere. In un'intervista ad Empire, il regista ha spiegato qual era l'obiettivo suo e di Cooke nel raccontare questa storia. "Nessuno di noi due aveva intenzione di fare un film a tematica lgbt né sul dolore o sulla difficoltà di essere gay. Ci sono altri capaci di fare questo. Drive-Away Dolls nasce invece da un'idea che Cooke aveva avuto circa 20 anni fa, rimaneggiata nel tempo seppur mantenendo immutata l'ambientazione negli anni '90". Quest'ultima infine spiega: "L'avevamo scritto come un film a tematica lgbt, ma il mondo queer è molto più ampio oggi, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato datato se l'avessimo reso più contemporaneo. Inoltre si tratta di un film su una rapina in cui le persone non possono connettersi, quindi non volevamo che ci fossero smartphone. All'epoca insomma volevamo fare un film di genere, perché sul mondo lgbt ne mancavano come d'altronde oggi".
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