Cultura

In Oh, Canada, Schrader racconta autunno della vita

Per Gere, regista tormentato, arriva l'ultima intervista

Redazione Ansa

OH, CANADA - I Tradimenti è scritto e diretto da PAUL SCHRADER. 

Nel cast:  RICHARD GERE, UMA THURMAN, MICHAEL IMPERIOLI  e JACOB ELORDI .

Tratto da I tradimenti di Russell Banks – Edito in Italia da Einaudi Stile Libero.

 

SINOSSI:

 

Un cumulo di menzogne, fughe, tradimenti. Questa è stata la sua vita. E adesso che è arrivato alla fine, Leonard Fife ha deciso di abbassare la maschera e raccontarla.

Leonard Fife (Richard Gere) è un noto e stimato documentarista che alla fine dei suoi giorni, decide di raccontare la sua vita, senza filtri. Come regista di documentari d’inchiesta ha molto di cui essere fiero ma la fuga in Canada, la diserzione durante la guerra del Vietnam e alcune delle sue relazioni passate nascondono scomode verità. Quando Leonard rilascia l’ultima intervista ai suoi ex studenti, con l’attuale moglie Emma (Uma Thurman) in ascolto, le storie travagliate degli anni in cui era giovane (Jacob Elordi) rivelano l’uomo che si è nascosto dietro il mito.

 

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LA RECENSIONE

 Paul Schrader, con Oh, Canada, in sala dal 16 gennaio, racconta l'autunno della vita con una storia con protagonista Richard Gere basata sul romanzo del 2021 Foregone di Russell Banks (morto nel gennaio 2023, solo pochi mesi prima dell'inizio riprese).
    Di scena la vita di Leo Fife (Gere e da giovane Jacob Elordi) famoso regista di documentari sull'orlo della morte (ha un cancro in fase avanzata) con un grande senso di colpa, è infatti un uomo fuggito in Canada per evitare l'arruolamento nella guerra in Vietnam.
    Mentre Fife combatte la sua malattia a Montreal accetta un'intervista finale, una sorta di testamento. Intenzionato da una parte a rivelare i suoi segreti a lungo custoditi e dall'altra a buttare acqua sul fuoco sul mito della sua vita.
    Insomma un'intervista confessione che si svolge alla presenza di sua moglie Emma (Uma Thurman), del suo devoto ex studente Malcolm MacLeod (Michael Imperioli) regista del documentario.
    E se un bel film sta nei particolari, è molto bello vedere in Oh, Canada la dialettica d'amore che si instaura tra Leo e Emma quando il primo nell'intervista rivela in dettaglio alcune sue storie d'amore del tutto inedite per la moglie.
    Che fa Emma? Si ingelosisce e trova così ogni scusa per interrompere il racconto del marito, per non sapere nulla di più di quanto già sentito. E così dice al regista che Leo è stanco e che quello che sta dicendo potrebbe essere il prodotto della confusione prodotta dagli antidolorifici, ma nulla: Leo va avanti, vuole liberarsi.
    Strutturato come un puzzle e diviso tra bianco e nero e colore, il film corre avanti e dietro la vita del protagonista per poi tornare sempre a quest'ultima intervista 'testamento'.
    Schrader ha detto in un'intervista a proposito di Oh Canada: "Tutti alla fine abbiamo a che fare con problemi di mortalità proprio come Leonard nel film. Arrivi al punto in cui ti chiedi quanti proiettili ti sono rimasti nella pistola.   Fife sta morendo e si sta rendendo conto che tutta la sua vita è stata costruita su bugie e sta cercando di confrontarsi con se stesso prima di morire".
    Frase cult di questo film triste ma pieno di poesia e con le musiche struggenti dei Phosphorescent, quella che dice a un certo punto Leo: "Quando non hai futuro ti resta solo il passato a cui pensare". (ANSA).
   

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