Cultura

Matrimonio con Sorpresa, due consuoceri tutti da ridere

È scontro di classe tra Clavier e Bourdon nel film di Hervé

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Quando si tratta di commedia è difficile sbagliare se è targata Francia come nel caso di Matrimonio con Sorpresa di Julien Hervé, in sala dall'11 luglio con Europictures. Anche se va detto che la prima parte ha più carburante comico della seconda, insomma si ride di più.
    Questa la storia. In procinto di sposarsi, Alice (Chloé Coulloud) e François (Julien Pestel) decidono di riunire le loro due famiglie che più diverse non potrebbero essere, basta confrontare i loro cognomi: lei è una Bouvier Sauvage e lui un banalissimo Martin. Ora i genitori di François vanno per la prima volta nella casa del loro futuro genero e scoprono, non senza meraviglia, che è un castello vero e proprio con tanto di enorme parco con annesse le vigne. A parte un po' di imbarazzo iniziale con la servitù e gli ambienti, non ci sarebbe nessun problema se i due promessi sposi non avessero pensato a un regalo originale, ma che si rivelerà esplosivo: un test del Dna per i loro genitori in modo che tutti possano scoprire le origini dei loro antenati. Che cosa succede se il tronfio e vanaglorioso Frédéric Bouvier Sauvage (uno scoppiettante Christian Clavier) scopre che il 15% delle sue origini non sono propriamente aristocratiche e che il padre di François, Gerard Martin (Didier Bourdon), concessionario ultra-nazionalista di Peugeot, ha per metà sangue tedesco, lui che odia a morte le Mercedes? E non finisce qui, anche Sylvie Testud (Nicole Martin, madre dello sposo) scoprirà un'inaspettata discendenza diretta dalla monarchia britannica e Marianne Denicourt (Chaterine Bouvier Sauvage, consuocera) un 25% di sangue portoghese.
    Julien Hervé dirige per la prima volta da solista (dopo il suo esordio con Looking for Teddy del 2018 e le numerose pellicole co-dirette con Philippe Mechelen) questa commedia famigliare con protagonisti due grandi della risata d'Oltralpe qui per la prima volta insieme: Didier Bourdon e Christian Clavier. (ANSA).
   

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