Cultura

Antonio Catania, il mio 60enne con il cuore in inverno

Nella commedia 30 anni (di meno). E' anche in film di Salvatores

Redazione Ansa

(di Francesca Pierleoni)

 Un sessantenne "che ha un blocco, è come congelato, viene da un lutto. Si sta riavvicinando all'amore, ma ha dei problemi a farlo. È un po' come se avesse il cuore in inverno". Così Antonio Catania con l'ANSA definisce il suo personaggio Marco nella commedia - nella quale è coprotagonista con Massimo Ghini e Claudio 'Greg' Gregori - '30 anni (di meno)', diretta da Mauro Graiani, in sala dal 21 agosto con Plaion Pictures. Al centro della storia (variazione sul filone degli age swap movies, con personaggi che si ritrovano all'improvviso ringiovaniti o invecchiati, ndr) ci sono tre 60enni, lo sferzante Diego (Ghini), il timido Marco (Catania) e Maurizio, attore con una sua forte filosofia di vita (Gregori), tutti alle prese in una clinica privata con ostacoli fisici e emotivi. La svolta arriva quando grazie a delle misteriose pillole cinesi comprate online, pensando fosse Viagra, i protagonisti, si ritrovano ringiovaniti di 30 anni. "Per Marco ringiovanire vuole dire ricominciare tutto daccapo, ritrovare l'entusiasmo per la vita e magari anche una sorta di innamoramento, rivivendo sentimenti che aveva cancellato" osserva Catania. Nel cast anche Claudio Casisa, Claudio Colica, Nino Frassica, Giulia Elettra Gorietti, Milena Miconi, Federica Cifola, Leonardo Ghini e Nadia Rinaldi. "Certo sarebbe bello aver avuto a 30 anni la saggezza che uno acquisisce lungo la strada - aggiunge -. Ma credo per la mia generazione, lo vedo anche negli attori, la strada fosse più facile. Vedo che c'è un forte sentimento di sbandamento". Nella nuova stagione ritroveremo Catania anche fra gli interpreti di Napoli - New York, il nuovo film di Gabriele Salvatores, nato da un soggetto ritrovato di Fellini e Pinelli, con Pierfrancesco Favino: "Nella storia sono un giornalista che vive in America, che parla un misto di inglese e mezzo italiano.. è uno di quei personaggi strani che mi tocca fare ogni tanto per Gabriele, con cui ci conosciamo da tanto tempo - osserva sorridendo -. Un personaggio molto vivace, che prende a cuore la storia dei due bambini protagonisti, un po' maneggione e cinico. Un bel ruolo". Scelte così "sono facili, perché la sceneggiatura è bellissima, il personaggio è molto divertente, e poi lavori con Favino". L'attore ha amato anche realizzare "un film con Angelo Pintus (Dove osano le cicogne di Fausto Brizzi), che trovo di grande talento, e dalla comicità elegante. Un film pieno anche di bambini che ci hanno messo a dura prova". Poi, "come mi era capitato con Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con Boris, ho avuto la fortuna di incontrare stavolta un'altra coppia di registi bravissimi, Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, per questa serie (crime/dama/comedy), The Bad Guy, con Luigi Lo Cascio, di cui arriverà la seconda stagione il 5 dicembre su Prime Video. Io comparivo alla fine della prima stagione e mi sfogo nella seconda. Un racconto di grande intensità in cui tutto il cast è straordinario" Sarà invece in palcoscenico con il monologo Azzurro, il 19 luglio al Kismet Opera di Bari, tratto dall'omonimo libro del giornalista Curzio Maltese (scomparso nel 2023, ndr), che arriverà in autunno alla Sala Umberto. "Mi ha colpito molto il percorso di Curzio, che conoscevo, sia nell'affrontare la malattia che nella sua ricerca costante della gioia e della felicità, soprattutto davanti alle dure prove, diceva, che la vita ti mette davanti". Il monologo "lo stiamo costruendo insieme , l'ha scritto Paola Ponti, moglie di Curzio, le musiche sono di Nicola Piovani e la regia di Carmen Giardina". (ANSA).
   

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