Cultura

Allarme Cinetel-Fapav, 56 milioni di visioni di film piratati

Primo semestre 2024, più di una per ogni biglietto al cinema

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 LUG - Oltre 56 milioni di visualizzazioni illegali di film a fronte dei 42 milioni di ingressi nelle sale.
    È questo il peso della pirateria sul mercato cinematografico italiano secondo il report, presentato ieri da Cinetel, realizzato da CinExpert Italia relativo al primo semestre 2024, messo a confronto con i risultati del Focus Privacy 2023-2024 realizzato con Fapav.
    Insomma, per ogni biglietto strappato c'è più di una persona che non lo paga, affidandosi a siti web fuorilegge. Tra settembre 2023 e marzo 2024, su 47 titoli analizzati, i più 'piratati' (ovvero con oltre 2,5 visioni illecite per ciascun ingresso al cinema) appartenevano ai generi horror, action e family.
    A preferire la sala, invece, sono i giovani, in particolare la fascia under 35, a dispetto di chi ha tra i 35 e i 49 anni e degli over 50. Gli uomini, spiega Cinetel, vanno al cinema un po' più delle donne (53% contro il 47%). Il mercato comunque cresce per accessi di quasi il 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con più presenti i 15-24enni. E sono i giovanissimi tra 3 e 14 anni a registrare la crescita maggiore se si fa il confronto con il 2023: segnano infatti un +39%, complice anche il grande successo di Inside Out 2. Per il cartone Disney Pixar pubblico prevalentemente femminile, per circa il 53% del totale, e per oltre il 60% under 25.
    Aumenta la partecipazione pure degli over 60, che sono il 25% in più al cinema nel confronto con l'anno passato, mentre viene confermata anche nel 2024 la crescita delle fasce più adulte over 50 (24% del totale), che in Francia rappresentano addirittura il 35% dei biglietti venduti. E, a proposito, il primo titolo italiano in termini di presenze è Un mondo a parte di Riccardo Milani, che ha registrato un pubblico per oltre il 56% di età superiore ai 50 anni. Per quanto riguarda le fasce anagrafiche 'centrali', sull'anno precedente c'è una leggera decrescita per i 25-34enni (-8%) e i 35-49enni (-17%). (ANSA).
   

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