Cultura

Luca Ward, lo Stato è entrato nel cinema, il cinema italiano è morto

Alla Terrazza della Dolce Vita: "Diamo una mano ai giovani"

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 07 AGO - "Meno lo Stato entra nel cinema e meglio è, da quando lo Stato è entrato nel cinema, il cinema italiano è morto". Lo ha detto l'attore e doppiatore Luca Ward alla Terrazza della Dolce Vita, salotto di incontri di Simona Ventura e Giulio Terzi a Rimini.
    "Noi eravamo quelli di C'era una volta in America, del Nome della Rosa, la Grande Guerra, tutti i film di Sergio Leone...
    noi ci andavamo a prendere gli Oscar", ha sottolineato.
    Una speranza per il cinema c'è, ha risposto il doppiatore del Gladiatore a Simona Ventura: "Il punto di partenza è unire le due età, i giovani e i non più giovani. Le nuove generazioni, parlo dei quindici, diciotto, vent'anni, sono veramente forti però bisogna crederci. Perché se non ci crediamo e non gli diamo una mano... A noi arrivano dei dimostrativi mandati da ragazzi che sembrano girati da Tarantino, però bisogna dargli una mano.
    Fateci vedere qualche faccia nuova, puntiamo sul nuovo". (ANSA).
   

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