Cultura

Ferragosto al cinema, due titoli sfidano la calura

Esce Alien: Romulus e torna Europa di Lars von Trier

Redazione Ansa

(di Giorgio Gosetti) (ANSA) - ROMA, 14 AGO - Solo due titoli sfidano la calura ferragostana e il prevedibile vuoto delle città, forse con la speranza di accogliere i turisti e i vacanzieri nel fine settimana. In un caso si tratta di un recupero d'autore che vale la pena di segnalare ("Europa"), nell'altro di un sequel che poco apporta alla saga ormai storica di "Alien", ma che garantisce due ore di brividi e sussulti sulla poltrona. Se tutto ciò assomiglia al tradizionale panorama estivo povero di sorprese, è facile rassicurarsi sapendo che un primo assaggio del prossimo futuro viene dalle affollatissime anteprime di "Cattivissimo me 4" e dai nove titoli annunciati per la settimana successiva. Ecco intanto i due titoli per gli appassionati di adesso: - ALIEN: ROMULUS di Isabela Merced con Cailee Spaeny, Archie Renaux, David Jonsson, Spike Fearn, Aileen Wu. Arrivata alla nona puntata, l'epopea horror di "Alien" avviata da Ridley Scott nel 1979, ritorna in qualche modo alle origini. Questa volta è un'allegra brigata di giovani colonizzatori dello spazio a imbattersi nella spaventosa creatura aliena che si è nascosta tra i resti di una stazione spaziale abbandonata. Cambiano gli attori, migliorano gli effetti speciali, si perde la magia del sorprendente e il prodotto si allinea ai gusti di un pubblico giovane, forse meno esigente. Il regista si è fatto le ossa tra thriller e horror, sempre attingendo a modelli ben noti ai cinefili, da "La casa" a "Millennium".
    - EUROPA di Lars von Trier con Jean-Marc Barr, Barbara Sukowa, Udo Kier, Ernst-Hugo Jaregard, Erik M›rk, Eddie Costantine, Benny Poulsen, Claus Flygare, Leif Magnusson, Henning Jensen. Premiato dalla giuria di Cannes nel 1991, è forse il film più denso, problematico e moderno nella prima parte dell'opera di Lars von Trier, il più importante e discusso regista danese d'oggi. È un ritratto livido e onirico della Germania all'indomani della fine della guerra dove plana l'ingenuo Leopold Kessler (americano d'origine tedesca) che viene assunto in prova nella compagnia dei vagoni letto dove veglia su di lui lo zio. Preso a benvolere dal padrone della compagnia - Zentropa come la casa di produzione di Von Trier - il giovanotto si trova invischiato nelle trame dei nazisti in cerca di riscatto e finirà in fondo a un gorgo psicanalitico con conseguenze mortali. Un capolavoro che è bello veder tornare alla luce grazie a Movie Inspired. (ANSA).
   

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