Tutto in una notte, in genere la più importante per due innamorati: quella di nozze. Nel caso di Eleonora (Pilar Fogliati) e Valerio (Filippo Scicchitano) non sarà così, ma un piccolo grande inferno vissuto tra taxi e inseguimenti in una Roma ancora più dolente del solito.
Questo lo scenario di 'Finché notte non ci separi' di Riccardo Antonaroli, brillante commedia dolce amara al cinema dal 29 agosto con 01 Distribution e già film di chiusura della 70/a edizione del Taormina Film Fest.
Dopo essersi scambiati le fedi troviamo Eleonora, osteopata, e Valerio, agente immobiliare, nella suite Love di uno degli alberghi più lussuosi di Roma.
Al primo approccio, cade dalla giacca del novello sposo qualcosa che non dovrebbe proprio cadere, un anello di una sua ex, con tanto di un suo assegno regalo di nozze.
Ora Eleonora vuole vederci chiaro e così, senza perdere tempo, monta di notte sulla sua auto con il neo sposo alla ricerca della verità.
Nel frattempo i genitori di lui (Giorgio Tirabassi e Lucia Ocone) non si danno pace per tutto quello che inaspettatamente sta accadendo sotto i loro occhi. Scritto da Roberto Cimpanelli, Giulia Martinez e Susanna Paratore, il film che si avvale delle musiche del Premio Oscar Nicola Piovani ha nel cast anche Francesco Pannofino, Valeria Bilello, Claudio Colica e Neva Leoni, Grazia Schiavo e Armando De Razza.
"Eleonora secondo me ha un aspetto molto generazionale - dice Pilar Fogliati (Romantiche) al Festival di Taormina - . Decide di sposarsi, è innamorata di suo marito però entra in una crisi esistenziale quando dice quel 'per sempre' perché è consapevole che scegliendo quella strada esclude tutte le altre".
Quanto è gelosa Pilar Fogliati? "Lo sono della peggiore specie, ovvero sono una di quelle donne che gli rode, ma fanno poi finta di niente, fanno insomma le sportive".
Dice invece Filippo Scicchitano del suo personaggio di Valerio: "È un romantico che crede nel matrimonio, è quello che nella coppia ci crede più di tutti, ma è anche uno che insieme al romanticismo tende a far quadrare i conti. Una cosa che si vede bene quando c'è un elemento imprevisto, una cosa che manda Lello totalmente in tilt".
Sottolinea, infine, Riccardo Antonaroli al suo secondo film dopo il fortunato esordio de 'La Svolta' (2022) distribuito in tutto il mondo da Netflix, del romanticismo di questo suo ultimo lavoro: "Il fatto é che io sono abbastanza romantico, una cosa che ho capito meglio dopo aver accettato di dirigere questo film. Comunque - aggiunge -, non credo mi sposerò mai anche se non posso darlo per certo. In fondo, anche mettermi a fare una commedia romantica non era proprio nelle mie corde. Anche se va detto che - conclude - 'Finché notte non ci separi' ha ben poco di romantico".
Pilar Fogliati e Scicchitano neosposi dentro il caos
Sono loro i protagonisti di Finché notte non ci separi