(dell'inviata Alessandra Magliaro)
(ANSA) - LIDO DI VENEZIA, 27 AGO - Pochi minuti per arrivare
alla riva opposta e dall'ingresso dell'isola del Lazzaretto
Vecchio di fronte al Lido di Venezia e subito una ventata di
aria nuova ti spiazza. L'edificio è più che antico, da ricovero
per i pellegrini di ritorno dalla Terra Santa nel 1250 a
ospedale per curare i malati di peste nel 1400, ma dentro c'è il
nuovo che avanza e a giudicare dal via vai internazionale del
primo giorno di apertura, incluso Willem Dafoe ad esempio,
l'interesse c'è.
Dicono all'ANSA i due curatori della sezione Michel Reilhac e
Liz Rosenthal: "Questo non è il futuro del cinema come abbiamo
pensato anni fa quando cominciava la realtà virtuale, non è
semplice innovazione ma una nuova forma di arte che mescola
cinema, teatro, game. Statisticamente è ancora una nicchia ma il
mercato sta crescendo e con esperienze davvero nuove e diverse.
L'accesso è il problema da superare ma stanno arrivando visori
in commercio di grandi marchi che probabilmente sbloccheranno il
mercato". E poi c'è una novità sociale di cui ancora si è
parlato poco: "questi film - performance - in realtà virtuale,
amati dai giovani ovviamente, stanno avendo una grande
applicazione nei luoghi, come le case di riposo ad esempio, in
cui persone che magari non sono più in grado di fare vita
sociale riescono a guardare fuori, a viaggiare. Inoltre -
spiegano Reilhac e Rosenthal - stanno nascendo anche dei social
ad hoc come VRchat, una piattaforma che consente con avatar e
visore di dialogare con altri". Insomma siamo ad una svolta
secondo i due esperti, per cui da visione individuale, cosa che
è sempre stata criticata rispetto all'esperienza di realtà
virtuale, ora si va verso una maggiore condivisione sociale".
Alla base di tutto, sostiene Leonardo Lami (studio producer di
Anagram, che ha prodotto il progetto Impulse), un giovane
italiano che a Londra si occupa di queste esperienze di Vr, "c'è
sempre la narrazione, lo storytelling e la realtà immersiva,
sempre più coinvolgente, ha effetto in base alla potenza della
storia che racconti, come per tutte le forme di arte". Ad
animarla è una comunità internazionale: dalla Cina a Singapore,
da Londra a San Francisco, Italia inclusa la realtà immersiva è
ormai una nuova palestra di creatività e di professioni. (ANSA).
Venice Immersive, nella factory del futuro
Cosmopolita, senza steccati, solo creatività e budget