Cultura

Pedro Almodovar, 'il Leone d'oro crea dipendenza'

All'ANSA, temi forti per un film austero e non melodrammatico

Redazione Ansa

(dell'inviata Alessandra Magliaro) (ANSA) - LIDO DI VENEZIA, 07 SET - Il premier spagnolo Pedro Sanchez si congratula con Almodovar "grande tra i grandi.
    Orgoglio per il cinema spagnolo". E lui, 74 anni, due premi Oscar e una vita vissuta raccontando attraverso i suoi film i cambiamenti epocali della Spagna con la fine del regime di Franco e la movida degli anni '80, si è rimesso in gioco di nuovo andando in America per il primo film in lingua inglese, con due divine come Tilda Swinton e Julianne Moore e un tema forte come l'eutanasia. E torna a casa con il Leone d'oro di Venezia 81 per La stanza accanto.
    "Sono emozionato, non pensavo di vincere il Leone d'Oro. Ma una volta che c'è l'hai diventi dipendente. Credo che non potrò vivere più senza questo Leone accanto", ha detto a caldo il regista. "Questo premio mi ha fatto piacere, non era scontato perché ho visto alcuni film del festival, e vorrei vederli tutti, ma posso dire che è stata un'edizione speciale".
    Ha sottolineato Almodovar di "sentire affetto dall'Italia, ogni volta che vengo qui mi sento molto amato, ma è reciproco.
    La cultura italiana è sempre presente nei miei film. Io sono cresciuto con la cultura pop, cinema e musica, degli anni '60.
    La conosco tutta, in Spagna era di moda, era un'istituzione".
    La stanza accanto parla di problemi attuali, come l'eutanasia, ma è anche la storia di due donne che si parlano in un mondo agonizzante ma in un modo asciutto rispetto al cinema palpitante e melodrammatico di Almodovar. "Non volevo forme di sentimentalismo proprio per questi argomenti - ha risposto all'ANSA Almodovar - volevo fare un film profondo e austero alla luce della tematica espressa e la vitalità del personaggio di Martha, interpretato da Tilda Swinton, che prende la decisione di togliersi la vita da malata terminale attraverso un atto consapevole. La mia narrativa è cambiata, meno barocca, dopo 23 film ho piacere di cambiare anche se credo che in tutti i miei film mi si riconosca. Adesso mi identifico di più con questa forma, per fortuna quando ero giovane ho fatto film molto pazzi, folli e questo mi ha tranquillizzato, non ne sento la necessità".
    Almodovar ha parlato anche del momento attuale, dei "diritti che con la destra corrono dei rischi", augurandosi che sull'eutanasia ad esempio "i governi trovino il modo di renderla possibile", ricordando che solo in pochi paesi viene praticata.
    "Avvertiamo tutti forte la sensazione di catastrofe presente, ma dobbiamo tentare di vivere la vita con sollievo, cercando di rendere felici gli altri seppure noi non lo siamo. Speriamo che l'apocalisse ci dia più tempo prima di scatenarsi", ha concluso il regista.
    Il film La stanza accanto, liberamente ispirato al romanzo della scrittrice Sigrid Nunez (Garzanti), sarà in sala con Warner il 5 dicembre. (ANSA).
   

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