Cultura

Pesce, sul set a Capannelle dove mi portava mio nonno

Attore nel cast di Laghat, ora mi piacerebbe fare una donna

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 SET - "Il mio rapporto con i cavalli? Sarebbe inesistente se non fosse per mio nonno Marcello che da ragazzino mi portava a Capannelle perché giocava alle corse".
    Così Edoardo Pesce all'ANSA proprio da Capannelle, dove si trova il più antico ippodromo italiano, sul set di 'Laghat - Un cavallo speciale' di Michael Zampino liberamente ispirato al romanzo 'Laghat, il cavallo normalmente diverso' di Enrico Querci.
    Qual è il suo personaggio? "Interpreto Mario Mariani un noto antiquario romano, ma soprattutto padre di Andrea (Lorenzo Guidi) ex fantino di successo che ora lavora con me, ma vorrebbe tornare alle corse dopo aver incontrato Tony (Hippolyte Girardot), suo ex allenatore alla scuola ippica di San Rossore".
    E cosa succede? "Succede che sono un padre un po' all'antica e manipolatore che vuole per il figlio un lavoro tranquillo, vuole il suo bene economico, insomma un lavoro sicuro per lui. E questo all'interno di una favola noir con protagonista Laghat, un purosangue eccezionale, ma con una grave menomazione agli occhi.
    Insomma Andrea non mi starà a sentire e inizierà una sfida sportiva e umana che lo farà maturare come fantino e come uomo".
    Comunque una storia vera quella raccontata da questo film, ovvero quella di un purosangue disabile, vincitore di ventisei corse al galoppo in oltre cento gare, un cavallo praticamente cieco che rischiava di essere soppresso dopo una micosi agli occhi. (ANSA).
   

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