(ANSA) - ROMA, 05 OTT - Un film dedicato ai colori delle
Langhe e al preziosissimo tartufo bianco d'Alba, ma anche alla
famiglia, alla natura e ai valori di una volta. Questi alcuni
dei temi protagonisti in 'Trifole - Le radici dimenticate' di
Gabriele Fabbro, in sala dal 17 ottobre con Officine Ubu.
Ci troviamo tra le colline del basso Piemonte dove incontriamo
Dalia (Ydalie Turk), ragazza cresciuta a Londra che viene
mandata dalla madre (Margherita Buy) a prendersi cura del nonno
Igor (Umberto Orsini) che vive in una casetta isolata tra le
viti.
Qui la ragazza scopre che il nonno, ormai in preda alla demenza
senile, è ancora un grande ed esperto ricercatore di tartufi, un
uomo anziano che insieme alla sua cagnolina Birba conosce tutto
di questo fungo, compresa la leggenda che vuole derivi
direttamente dai fulmini lanciati da Zeus in persona. Ma Dalia
scoprirà anche che Igor è nei guai, ha infatti ricevuto da tempo
una notifica di sfratto per morosità che presto diventerà
operativa. Il suo terreno fa ormai troppo gola alle aziende
vinicole locali, che sperano di impossessarsi di quella terra
che un tempo era destinata ai soli cacciatori di tartufi.
Per trovare in poco tempo una somma di denaro sufficiente per
riscattare la casa ed evitare lo sfratto, Igor decide di
condividere i suo segreti da trifolaio esperto con la nipote e
di mandarla nei boschi con la cagnolina Birba, alla ricerca di
un tartufo bianco così grande da poter pagare il suo debito.
(ANSA).
Trifole, Umberto Orsini ricercatore di tartufi nelle Langhe
In sala il film di Fabbro con Ydalie Turk e Margherita Buy