Case, palazzi e monumenti frantumati, urla, richieste d'aiuto. Il terrore delle persone che fuggono, i tentativi di domare gli incendi, il fumo e le fiamme tra le macerie, il rumore delle esplosioni e gli ordigni stessi, nella loro discesa sugli obiettivi.
"Mi è capitato di girare alcune scene che raccontavano il caos totale, con noi che rappresentavamo personaggi in preda alla paura e all'orrore più profondo - ha spiegato Saoirse Ronan nelle interviste con i giornalisti a Londra -. Poi lasciavo il set e al telegiornale vedevo accadere esattamente le stesse cose nella realtà. È la prima volta che ho vissuto l'esperienza di un progetto dal quale non c'era davvero via di fuga". Al centro del racconto, costruito su più piani temporali, ci sono Rita (Ronan), madre single operaia, e suo figlio George (Heffernan), nove anni, bimbo birazziale nato dall'amore con Marcus, immigrato di Grenada ingiustamente deportato. Dopo l'ennesimo bombardamento Rita decide di mandare George in campagna con uno dei treni organizzati ad hoc dalle autorità. Il bimbo però non lo accetta, scappa e si rimette in viaggio verso Londra. È l'inizio per lui di un'odissea tra incontri salvifici e altri quasi letali, come quello (d'impronta dickensiana) con un gruppo di 'sciacalli' che lo costringe a rubare anche fra i resti di un locale con le vittime ancora ai tavoli: un episodio ispirato da fatti realmente accaduti, la distruzione nel 1941 dell'elegante Café de Paris in Leicester Square, nel pieno di una serata tra balli e champagne. Intanto parallelamente conosciamo il passato e il presente di Rita, tra vita in fabbrica e il trauma dell'arresto di Marcus, il talento per il canto e i tentativi disperati di ritrovare il figlio.
"Racconto la storia dagli occhi di un bambino - ha spiegato McQueen al Nyff - perché mi interessava mostrare cosa succede prima di fare compromessi, di voltarsi dall'altra parte, di fare finta di non sentire. Per un bambino le cose sono buone o cattive, giuste o sbagliate. Volevo rifocalizzare il nostro sguardo, quello del pubblico, sulla guerra in modo da recuperare un po' di lucidità, per capire come siamo arrivati a questo punto".
Blitz, la lotta per la vita sotto le bombe
Il war movie di McQueen alla Festa di Roma, poi su Apple Tv+