Dopo che un palestrato e tonico Babbo Natale (J.K.
Insomma 'Uno rosso' di Jake Kasdan, in sala il 7 novembre con la Warner, è un inedito action-fantasy natalizio pieno di adrenalina.
Di scena non solo Babbo Natale e la sua megalitica fabbrica al Polo Nord con tanto di elfi ed enormi renne, ma anche Krampus, il fratello cattivo di Santa Claus che ha un'anima punitiva e una cattivissima strega di Natale e tutto questo in un'ambientazione inedita tra il fantasy e il mitologico.
"Non lo fai se non ami i film di Natale - dice in collegamento da Berlino il regista Jake Kasdan che ha già collaborato con Johnson nei film di successo 'Jumanji' -. Quindi gran parte del lavoro è stato cercare di capire come portare tutti questi elementi natalizi in questa commedia d'azione leggermente più spigolosa e aggressiva e lasciarli risuonare da soli. Volevamo insomma raccontare una storia di Babbo Natale mai vista prima".
Kasdan si è basato sulla storia originale di Hiram Garcia per fare un "film d'azione natalizio selvaggio che si svolge in parte nel mondo come lo conosciamo e in parte in questo regno mitologico".
Sulla presenza di Dwayne Johnson sottolinea Kasdan: "Credo che sia una singolare presenza cinematografica. Ed è esattamente la cosa giusta per lui questo ruolo. È infatti un attore in grado di fare cose che davvero nessun altro può fare. Il personaggio di Bravestone nei film di 'Jumanji' era così, e in un modo completamente diverso, anche Callum lo è".
Nel junket berlinese si chiede poi a Chris Evans se il suo personaggio di scapestrato, ma capace di recupera poi il rapporto con il figlio, sia nel segno di 'c'è sempre una seconda possibilità'.
"Si penso che il mio personaggio di Jack rappresenti in pieno questo motto. Al centro di ogni buona storia di Natale ci deve essere la voglia di attingere al cuore dell'umanità, ricordare quali sono le priorità della vita".
Ma cos'è davvero la cosa più importante del Natale per Dwayne Johnson? "Sicuramente vedere riunita tutta la famiglia come vuole la tradizione. Lo so, può sembrare semplicistico dire così, ma per me resta la cosa più importante - sottolinea l'attore, produttore cinematografico e wrestler statunitense di origini canadesi e samoane -. Lo dico perché mio padre era sempre in viaggio per lavoro e a volte gli chiedevano di lavorare anche durante le vacanze e questo non lo sopportavo. E poi per me il Natale è anche avere dei bei regali sotto l'albero".
Dice infine Lucy Liu attrice di origine taiwanese che in 'Uno rosso' è Zoe, la direttrice degli Elfi: "Sono cresciuta senza tradizioni, e quindi per me il Natale era solo una vacanza. Ma ora che ho un figlio mi sono resa conto che si possono avere tradizioni. Puoi crearle. Certo lui riceve regali come tutti i bambini, ma la cosa più importante è fare qualcosa insieme come andare all'Empire State Building. Quindi anche per me, il Natale riguarda l'unione, lo stare insieme e questo va al di là di ogni tradizione". (ANSA).
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