Cultura

Da Ron Howard a Sharon Stone, è All Stars il Tff 2024

Anche Béart, Dawson e Baldwin in edizione di Giulio Base

Redazione Ansa

Da Ron Howard a Billy Zane, da Sharon Stone a Julia Ormond, da Emmanuelle Béart a Rosario Dawson, da Alec Baldwin a Matthew Broderick fino a Vince Vaughn mentre, per l'Italia, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Michele Placido, Claudia Gerini, Giuseppe Battiston, Maurizio Nichetti e Donatella Finocchiaro. Si presenta così, in versione All Star, la 42esima edizione del Torino Film Festival (dal 22 novembre al 30 novembre), presentata stamani a Roma, sotto l'egida del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Carlo Chatrian e con la neo-direzione artistica di Giulio Base In tutto 120 titoli suddivisi nelle tre sezioni di concorso (lungometraggi, documentari e cortometraggi) e nelle tre non competitive (Fuori concorso, Zibaldone e Retrospettiva Marlon Brando) sempre presentati o introdotti da registi o interpreti, da testimoni diretti o da esponenti della cultura e critica cinematografica. Inaugurazione al prestigioso Teatro Regio di Torino con madrina Cristiana Capotondi e riconoscimenti, "Stelle della Mole", a cinque star: Matthew Broderick, Giancarlo Giannini, Rosario Dawson, Vince Vaugh e Ron Howard. Quest'ultimo presenterà, in anteprima internazionale, 'Eden', drama-thriller con Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Brühl e Syndey Sweeney. In chiusura di festival anteprima di 'Waltzing with Brando', film scritto e diretto da Bill Fishman con il regista presente in sala insieme al suo protagonista Billy Zane.

"Sono molto emozionato e contento di presentare un anno di lavoro - dice Giulio Base a inizio conferenza stampa introdotta da Enzo Ghigo e Carlo Chatrian - . Il criterio della selezione? É stato quello di rispondere a questa semplice domanda: è un film memorabile? Mentre sul fronte della selezione - ha sottolineato Base - siamo passati da 202 titoli a 120, un visibile assottigliamento di circa un terzo sulle 6000 opere visionate. Il budget? All'incirca 2.200.000 euro".

Tra i sedici film in concorso due italiani: 'Europa centrale' di Gianluca Minucci, viaggio metafisico sulla lotta politica, il tradimento e la paranoia, ambientato in un viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un'importante missione nell'aprire del 1940 e 'N-Ego' di Eleonora Danco con la regista che traveste da manichino 'dechirichiano' tra luoghi e personaggi unici.

Tra i sedici documentari in concorso per l'Italia troviamo invece: 'Controluce' di Tony Saccucci con la storia di Adolfo Porry-Pastorel, padre dei fotoreporter italiani; 'In ultimo' di Mario Balsamo con la storia di Claudio Ritossa medico palliativista e 'Il mestiere di vivere' di Giovanna Gagliardo con l'ultimo, frenetico giorno di vita di Pavese in una Torino deserta.

Infine per quanto riguarda i fuori concorso ci sono sempre per l'Italia: 'Il corpo' di Vincenzo Alfieri, cupo thriller con Claudia Gerini e Giuseppe Battiston; 'Ho visto un re' di Giorgia Farina con il piccolo Emilio stringe amicizia con un guerriero etiope durante la campagna d'Africa in Etiopia e, infine, 'Un Natale a casa Croce' di Pupi Avati documentario che racconta la vita di Benedetto Croce, uno dei massimi filosofi italiani, a partire dal tragico terremoto di Ischia del 1883.

Perché sono importanti le star in un festival? "Perché illuminano e mettono una luce sui festival anche per il pubblico meno attento a certi film d'autore" replica Giulio Base a fine conferenza. Mentre per quanto riguarda il suo personale apporto e visione del Tff, dice: "Mi piacerebbe che ogni film fosse un evento speciale che ci fossero 120 eventi speciali. Che questo festival sia insomma 'croccante'". 

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