(ANSA) - ROMA, 09 OTT - L'editoria italiana si presenta alla
Buchmesse di Francoforte 2024 dove è Paese Ospite d'Onore, dal
16 al 20 ottobre, con un numero di diritti di traduzione venduti
nel 2023 all'estero che sfiora gli ottomila e un export di libri
italiani in crescita.
Da oltre vent'anni l'Italia è impegnata in un percorso di
internazionalizzazione della sua editoria che l'ha portata a più
che quadruplicare i diritti di traduzione venduti all'estero
rispetto al 2001 (1.
A confronto con il 1988, quando l'Italia è stata per la prima
volta Paese Ospite d'Onore, alla Buchmesse, i titoli pubblicati
ogni anno sono triplicati e nel 2023 sono pari a 85.192, il
mercato (3,439 miliardi di euro) è cresciuto, al netto
dell'inflazione, del 108% e le copie di libri vendute nel
mercato trade sono cresciute del 124% a 112 milioni.
L'editoria italiana è oggi la quarta per dimensione in Europa e
la sesta nel mondo.
L'Italia vende all'estero soprattutto diritti di edizione di
titoli per bambini e ragazzi, 2.325 nell'ultimo anno. Anche la
maggior parte di coedizioni internazionali, ovvero 1.350 su
1.845, si concentra in questo settore. Nella classifica per
generi seguono narrativa (1.951), saggistica generale (1.420) e
specializzata (986) , libri di religione (429), manualistica
pratica (410), fumetti (291), libri d'arte e illustrati (26).
Se guardiamo invece alle aree geografiche, la vendita di diritti
verso altri Paesi europei è la maggioranza assoluta, con il
65,8% dei contratti siglati. Segue l'Asia (15,3%), il Medio
Oriente (6,1%), il Sud America (5,8%), il Nord America (3,6%),
l'Africa (1%) e il Pacifico (0,6%). Nell'1,7% dei casi l'area
geografica non è indicata.
Il sistema Paese si avvale di sostegni alle traduzioni da parte
del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e
del Centro per il libro e la lettura pari a circa un milione di
euro l'anno. (ANSA).
Libri, export in crescita, nel 2023 venduti 7.838 diritti
Dati Aie sullo stato dell'editoria italiana