I Cracker, esseri pseudoumani che vivono vicino al mare. Poi animali geneticamente modificati come i proporci e i calupi. La religione verde dei Giardinieri di Dio e le epidemie e catastrofi che annientano il genere umano come il Diluvio Senz'Acqua. E' lo scenario con cui si conclude la trilogia dell'Adamo Pazzo di Margaret Atwood, la grande scrittrice e poetessa canadese, tradotta in tutto il mondo.
In Italia con 'L'altro inizio' (Ponte alle Grazie), la Atwood, ospite il 17 settembre del Festival Internazionale Letterature di Roma al Teatro Argentina sarà il 20 settembre a Pordenonelegge. E per l'occasione esce per Ponte alle Grazie anche la riedizione de 'L'assassino cieco', il capolavoro con cui nel 2000 ha vinto il Booker Prize. "Dalla lettura dei giornali e dalle riviste di divulgazione scientifica ho immaginato questo mondo. Non c'e' nulla nei miei libri che non si basi o non abbia un riferimento con quello che la gente vive e fa oggi. A me piace scrivere della nostra società" dice all'ANSA la Atwood, che ha nei suoi occhi azzurri una luce speciale come la grande curiosità che a 75 anni fa di lei una conoscitrice delle nuove tecnologie e dei nostri mondi possibili. "Per questo libro, dove ci sono i pirati informatici, mi sono documentata anche sugli hacker" racconta.
"In Francia esiste una distinzione molto azzeccata tra fantascienza e letteratura di anticipazione. Quest'ultima parla di noi e del possibile. Orwell ne è un rappresentante" spiega la scrittrice che si riconosce in questa corrente. Anche i Cracker "sono diversi dai replicanti di Blade Runner, più simili ai cyborg, mentre i miei esseri sono entità biologiche, nascono, non hanno la memoria impiantata. Non si tratta di intelligenza artificiale. Per i Cracker si pone l'interrogativo se siano umani o qualcosa di diverso. La risposta è nel libro" dice la scrittrice. Questi strani esseri pseudoumani "non sono aggressivi, non fanno la guerra, non hanno bisogno di vestiti, non mangiano nessun animale, non conoscono la gelosia sessuale e come i mammiferi vivono la stagione dell'accoppiamento e in quel periodo diventano blu così non si creano malintesi" racconta la Atwood che vive a Toronto ed è nata ad Ottawa nel 1939. "Il suo creatore - aggiunge - ha cercato di eliminare il pensiero simbolico nel crearli, ma non c'è riuscito".
In 'L'altro inizio' si contano sulla terra i sopravvissuti al Diluvio Senz'Acqua scatenato dalle azioni sconsiderate dell'uomo. I pochi scampati sono accompagnati dai Cracker ma la convivenza tra questi due mondi è molto precaria e dall'esterno arrivano molte minacce. A tentare una mediazione è Toby, ex Giardiniera di Dio, esperta di api e funghi. Sono tutti scenari che sollevano interrogativi, sottolinea la Atwood: Che cosa è reale? Che cosa sono veramente gli esseri umani e fino a dove possiamo spingerci per continuare a riconoscerci come tali? Qual è la nostra essenza?".
Le minacce all'ecosistema e la convivenza tra umano e transgenico sono tra i punti più forti del romanzo. Ma, dice la scrittrice, "stiamo facendo anche molte cose positive per l'ambiente sul pianeta. La Germania si sta spostando verso l'energia verde, la Cina ha preso la storica decisione di abbattere le centrali elettriche a carbone. L'Italia non lo sta facendo ma prima o poi lo farà perché qui il sole è tanto e sarebbe la cosa più logica" spiega la Atwood che sta sostenendo in questo momento la campagna Birdlife per porre fine alla distruzione degli avvoltoi.
Terminata la trilogia e "a me piacciono - dice - le conclusioni incerte perché costringono il lettore a pensare' la Atwood sta lavorando ad "un nuovo libro su temi completamente diversi".
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