La Francia prossima futura sarà governata da un partito musulmano, o almeno così immagina Michel Houellebecq. Il controverso scrittore si è lanciato nella fantapolitica con il suo ultimo romanzo, 'Soumission', che esce il 7 gennaio nelle librerie francesi, in 150.
Sarà quest'ultimo a vincere le elezioni e a governare il Paese, grazie all'alleanza repubblicana con i socialisti, la destra conservatrice e liberale Ump e il partito di centro Udi. Il nuovo presidente sceglierà come primo ministro il centrista Francois Bayrou. Il narratore della vicenda è Francois, 44 anni, professore universario specialista di Huysmans, sessualmente frustrato e infelice, in puro stile Houellebecq. Si può immaginare che lo scrittore di 58 anni, già abituato a scuotere l'opinione pubblica, anche questa volta farà parlare di sé. E potrebbe riaprire una polemica nata nel 2001 quando, in piena promozione di un altro romanzo, 'Plateforme', dichiarò: "La religione più cretina resta comunque l'Islam". All'epoca lo scrittore era stato denunciato da un'associazione musulmana e poi assolto. Le anticipazioni del nuovo romanzo sono state pubblicate oggi dal sito web di Le Figaro, che scrive "Houellebecq converte la Francia all'islam nel suo prossimo romanzo". Il sesto, dopo "La carta e il territorio" che nel 2010 gli valse il prestigioso premio Goncourt. Da allora, Houellebecq, che si è sempre detto "romanziere per errore", ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo 'Configuration du dernier rivage'. Si è improvvisato attore, interpretando se stesso in una fiction, 'L'enlevement de Michel Houellebecq' (Il rapimento di Michel Houellebecq) di Guillaume Nicloux. E anche fotografo, esponendo per la prima volta una cinquantina dei suoi scatti a Parigi, nell'ambito del Mese della Foto. (ANSA).
Houellebecq shock porta un musulmano all'Eliseo
Esce a gennaio il suo romanzo di fantapolitica 'Sottomissione'