(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Un elefante che pedala, faticando ma sorridendo. E' questa la copertina di "Domani mi metto in proprio.
Il libro, spiega l'autore, punta a spiegare i "trucchi" per cominciare con il piede "giusto" ma anche per proseguire sulla strada "giusta": scegliere un bel nome, non fare debiti, selezionare dei tecnici "abilitanti", fare rete, dar vita e una comunicazione onesta e chiara. Il libro accompagna capitolo per capitolo attraverso tutti i passaggi necessari, ma -avverte subito l'autore-: "se cercate ricette miracolose per diventare ricchi questo libro non è per voi". E' invece un libro 'perfetto', dice, per chi stufo della precarietà ha una buona idea per fare da sè oppure per un professionista che, dopo anni di onorato mestiere vuole ricominciare. Come ha fatto Geronimi che si definisce "un pubblicitario disertore". L'obiettivo è realizzare "un'impresa-bicicletta", ovvero, su misura per noi. L'impresa-bicicletta è di piccola scala, fa poche cose ma le fa bene; ha un numero di clienti limitato ma quei pochi sono fedeli e capaci di "passaparola"; ha una sede in co-working e strumenti di lavoro essenziali, nella comunicazione non cerca di urlare più degli altri, ma ha un nome semplice e bello e slogan onesti e chiari; è un team affiatato che è partito senza fare debiti con le banche e ha scelto per la parte tecnica degli esperti "abilitanti". Garanzie per il successo? Nessuna sottolinea l'autore che però spiega: "Visto che dedicherete alcune ore della vostra vita a leggere questo libro, preferisco dire la verità: che ce la potete fare ma anche no. Se seguite questi consigli (modesti e spesso ovvi) è probabile che queste pagine vi aiutino a camminare davvero con le vostre gambe, a non cadere in certi errori che fanno quasi tutti, a non sbagliare strada".
L'arte dell''impresa bicicletta'
Un manuale su come mettersi in proprio e sopravvivere