(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Apparentemente era un ministero per
l'approvvigionamento di munizioni ed esplosivi, ma in realtà
costituiva il più grande accentramento di siti preposti alla
costruzione di bombe, granate ed esplosivi. Armati non da
provati artificieri ma da soldati di bassa forza, civili donne
ed anche bambini. Questa la scoperta compiuta da Enrico
Malatesta, giornalista d'inchiesta, nel suo libro Orrore e
sangue su Roma - Padre Pio e la strage dell'Acqua Santa
(ARTEBARIA, 411 PP, 30 EURO)
In questo libro, nel vivo delle celebrazioni per il
Centenario della Prima Guerra Mondiale, sulla scia delle eco
sollevate dal ritrovamento di un memoriale di due soldati
convertiti da Padre Pio da Pietrelcina, l'autore insegue la
traccia del riscontro storico dei fatti. Uno dei due soldati in
questione muore a Roma nell'esplosione del Forte dell'Acqua
Santa il 24 agosto 1917. Sembra essere un comunissimo incidente
di caserma, o così almeno preme far credere il reparto
d'Artiglieria Aerea dell'Esercito. Ma così non è.
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