(di Alessandro Carlini)
(ANSA) - LONDRA, 22 FEB - Stefano Tura torna alle origini
della sua carriera di scrittore e giornalista, nella Rimini
magica e maledetta che ha segnato la sua immaginazione di grande
giallista italiano. E lo fa con 'L'ultimo ballo' (IL KILLER
DELLE BALLERINE + L'ULTIMO BALLO, La Corte, pp.
Facce note, facce invecchiate e vissute, caratteri in certi casi
peggiorati dal tempo, si ritrovano davanti un mondo ben diverso
rispetto a quello di due decenni prima, ma ancora segnato dalla
violenza.
Il periodo delle folle oceaniche nelle discoteche, delle
cubiste, dei vocalist, degli eccessi, dei 'viados', come
venivano chiamati, ma anche delle stragi del sabato sera, del
boom dell'ecstasy, della nascita dei grandi deejay e della
techno music sono alle spalle. E' cambiato molto, i gusti, gli
stili di vita, le professioni e la musica, ma non certo in
meglio, e l'autore coglie i mutamenti e li descrive tenendoli
ancorati molto bene alla storia. Ora il mondo è dominato da
internet, dagli smartphone, dai social network e le piattaforme
streaming. Un mondo in cui il livello di discriminazione e
violenza nei confronti del 'diverso' è aumentato in modo
esponenziale: anche se la libertà sessuale sembra diventata la
normalità, lo sballo del sabato sera ha lasciato il posto al
razzismo, al bullismo e all'intolleranza. Solo una cosa si
ripete, identica: il killer delle ballerine ha ripreso a
uccidere.
Non c'è solo però una trama adattata ai nostri tempi ma
emergono le tante sfaccettature di una società sempre più
complessa. L'esperienza maturata nel genere giallo da parte di
Tura, inoltre, si sente e si legge, nella resa psicologica dei
personaggi, nell'indagare l'oscuro limite fra il bene e il male,
e nell'analizzare con precisione anatomica i livelli di
malvagità che possono essere raggiunti, senza mai indugiare
sulle ricadute 'splatter'. E' senza dubbio il libro di una piena
maturità, potente e capace di tenere i nervi a fior di pelle,
capitolo dopo capitolo, in un susseguirsi ritmato di colpi di
scena. Dopo 20 anni l'autore è rimasto sulla strada giusta,
senza mai perdere la bussola del suo stile e della sua capacità
di non lasciarci dormire, per ottime ragioni di lettura. (ANSA)
Tura torna alle origini con noir su killer discoteche
'L'ultimo ballo', un sequel a 20 anni da esordio nel giallo