(ANSA) - PALERMO, 02 LUG - AA. VV. : SEBASTIANO TUSA: L'UOMO,
LO STUDIOSO, L'ARCHEOLOGO (MAZZOTTA EDITORE, 226 PAGINE, 24,90
EURO)
C'è chi lo ha chiamato "ambasciatore della cultura nel mondo"
tanto era vasta e ricca la rete di relazioni internazionali che
sulla ricerca archeologica Sebastiano Tusa era riuscito a
costruire a partire dalla Sicilia. Grande è quindi l'eredità che
ha lasciato dopo la morte nel disastro aereo di Addis Abeba. Due
anni dopo, la sua vita senza confini viene ripercorsa da vari
studiosi e dalla moglie Valeria Li Vigni, anche lei archeologa e
operatrice culturale, nel libro "Sebastiano Tusa: l'uomo, lo
studioso, l'archeologo", pubblicato dall'editore Angelo
Mazzotta.
Il volume (che sarà presentato il 6 luglio alla
Soprintendenza del mare dalla stessa Li Vigni, dall'assessore
regionale ai Beni culturali Alberto Samonà e dal giornalista
Salvatore Cusimano) raccoglie il contributo di numerosi
studiosi, amici e collaboratori di Tusa a cui si deve
soprattutto l'intuizione che il Mediterraneo è un immenso
giacimento di reperti e di storie. Sebastiano Tusa è stato il
continuatore di una visione dell'archeologia propugnata dal
padre Vincenzo a cui si deve, tra l'altro, la creazione del
parco archeologico di Selinunte.
Lungo le tracce di un grande impegno familiare per i tesori
dell'antichità Sebastiano Tusa ha messo in piedi un sistema di
ricerche che ha il suo centro propulsore nella Soprintendenza
del mare, un'esperienza che lo messo in contatto e a confronto
con archeologi e università dell'Australia, del Giappone,
dell'Europa, dei paesi del bacino del Mediterraneo. Per anni ha
organizzato ricerche e scoperte nelle isole Egadi (teatro della
più grande battaglia delle guerre puniche), a Pantelleria e nel
Canale di Sicilia luogo di naufragi e dominio dei cercatori di
tesori che Tusa è riuscito a fermare stimolando la creazione di
leggi e iniziative finalizzate alla tutela del patrimonio
sommerso.
Su questa attività il libro raccoglie le testimonianze di
tanti studiosi tra cui Valerio Massimo Manfredi, Franco
Andaloro, Michele Cossyro, Fabio Granata, Ferdinando Maurici,
Vittorio Sgarbi, Alfonso Lo Cascio, Alberto Scuderi, Vito
Zarzana. I testi sono stati coordinati da Valeria Li Vigni e
Aurelio Pes, scomparso di recente.
"Sebastiano - è il ricordo della moglie - era vulcanico, mi
travolgeva, mi immergeva nel suo mondo e mi affascinava. Con lui
partivo, sin dagli inizi del nostro grande amore, era il 1994, a
volte senza una meta precisa ma con continue sorprese. Cominciò
a programmare viaggi (...) in Irlanda, in Bretagna, in
Normandia, poi iniziarono i viaggi avventura. Con lui feci le
mie prime immersioni, presi il brevetto, superando le mie paure
e riuscendo sempre a integrare il mio desiderio di
programmazione ai suoi fuori programma". (ANSA).
Libri: Tusa, l'archeologo che ha salvato i tesori del mare
A due anni dalla morte, un volume di studi per ricordarlo