(ANSA) - BOLOGNA, 05 LUG - Uno spettacolo e un dipinto,
nell'anno delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante
Alighieri, per esplorare, in chiave non sempre convenzionale e
stimolante, alcuni passaggi e aspetti del Sommo Poeta e
dell'eredità lasciata anche in relazione al mondo e alla cultura
ebraica: è quanto propone il Museo Ebraico di Bologna-Meb.
'Dante e le vie degli ebrei' è lo spettacolo di e con
Emanuela Marcante e Daniele Tonini in canti tra storia e poesia,
inferni e promesse di paradiso, dedicato alla storia di Dante
nel mondo ebraico e del suo peregrinare tra Bologna e la
Romagna.
Il dipinto, ospitato al Meb in via Valdonica, è l'opera di
Tobia Ravà 'Dante perso nella Selva alchemica' (sublimazione su
raso acrilico, 2021). L'artista riflette su un ideale incontro
avvenuto in un bosco alchemico, la selva oscura, tra Dante
Alighieri e Abulafia, che fu filosofo e mistico della Spagna
sefardita e uno dei maggiori studiosi della Qabbalah dell'epoca
medievale. Ravà ne fa una lettura simbolica e applica quel
percorso della lingua ebraica che è chiamato ghematrià, ovvero
la corrispondenza tra lettera e numero delle parole ebraiche,
che fanno del testo biblico anche un testo matematico. (ANSA).
Dante e le vie degli ebrei, un dipinto e uno spettacolo
Una 'esplorazione' promossa dal Museo Ebraico di Bologna-Meb