Trova casa a Torino il Festival internazionale dell'Economia. Dopo l'addio burrascoso a Trento, per volere della Provincia a trazione leghista del presidente Maurizio Fugatti, gli Editori Laterza hanno scelto il Piemonte per far ripartire una manifestazione che da sedici anni porta l'economia in piazza mettendo a confronto economisti di fama internazionale con il grande pubblico. "Merito, diversità e giustizia sociale" il titolo della prima edizione di questo nuovo ciclo, che si svolgerà sotto la Mole dal 2 al 5 giugno, aggiungendo alla sua denominazione originaria quella di "internazionale". A guidare la kermesse saranno sempre Tito Boeri, direttore scientifico, e Innocenzo Cipolletta, che guiderà il neo costituito comitato editoriale. Con gli Editori Laterza, a cui la Provincia di Trento ha preferito Il Sole 24 Ore, entrambi "ringraziano tutte le città - più di venti - che nelle scorse settimane si sono candidate a ospitare il nuovo Festival, con una straordinaria mobilitazione di istituzioni pubbliche, associazioni e imprese, a testimonianza della volontà di non disperdere ed ampliare un'esperienza avviata nel 2006. E ringraziano i relatori che, in gran numero, hanno fatto pervenire segni di stima e di convinta adesione al nuovo progetto, insieme al pubblico e alle persone che a Trento (e da tutta Italia) li hanno seguiti e sostenuti per sedici anni. Ringraziano anche i partner e gli sponsor che hanno confermato il loro prezioso sostegno". Per il governatore Alberto Cirio, la scelta della nuova location conferma che "il Piemonte e Torino sono centrali per il sistema economico dell'Italia e ora lo saranno anche per il dibattito di cui il Festival è da sempre palcoscenico autorevole e prestigioso". Sua la lettera che due settimane fa ha candidato ufficialmente la Regione per ospitare la kermesse. Un "lavoro di squadra", che ha visto in prima fila anche Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Camera di Commercio, Università degli studi, Politecnico e Collegio Carlo Alberto. Oltre al quotidiano La Stampa, che per prima ha lanciato la candidatura della città raccogliendo l'adesione di tutti i candidati sindaco, e che sarà media partner. L'annuncio della scelta di Torino come sede del Festival per i prossimi cinque anni, a pochi giorni dal successo del Salone del Libro, "è il riconoscimento alla città di un ruolo da protagonista nel mondo economico e nell'organizzazione di eventi culturali", sottolinea il neo sindaco Stefano Lo Russo, mentre Giorgio Marsiaj assicura che "anche l'Unione Industriale farà la sua parte, mettendo a disposizione le sue competenze e l'esperienza fondata su oltre un secolo di storia". Parla di "successo per tutte le istituzioni che si sono impegnate per ottenere questo importante risultato" il presidente della Camera di Commercio di Torino, Dario Gallina. "Finalmente c'è molta volontà di fare - conclude il presidente di Api Torino, Corrado Alberto - La speranza è che questa vitalità venga intercettata da operatori economici che scelgono di avvicinarsi al territorio".
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