(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 16 FEB - ALESSANDRA CORBETTA, ESTATE CORSARA
(PUNTOACAPO EDITRICE, PP 94, EURO 15). Un viaggio nell'amore che
finisce e ti fa riscoprire te stesso.
"E' vero che i due protagonisti sono l'estate e l'amore, ma in
realtà quello che entra in gioco è la trasformazione del sé.
Quando le relazioni sentimentali sono profonde,
indipendentemente dalla durata, mettiamo in gioco noi stessi,
tiriamo fuori delle parti di noi che non conoscevamo. Arriviamo
ad una rifrazione di noi stessi di cui prima non eravamo
consapevoli e quando l'amore finisce dobbiamo diventare altro da
noi, non soccombere. Ci dobbiamo trasformare e questo avviene in
un viaggio che è la nostra vita, che ci porta ad attraversare
continuamente dei luoghi che sono reali, ma sono anche
metaforici" dice all'ANSA Alessandra Corbetta.
"il toccarsi di un momento/fatto a multipli di sette da contare
all'indietro/come i salti nel prato o quelle cose da poco/tutte
però a perdifiato" scrive negli ultimi versi di 'Cronometro'.
Fondatrice e direttrice del blog Alma Poesia
(www.almapoesia.it), con il quale ha anche curato la
pubblicazione del volume 'Distanze obliterate. Generazioni di
poesie sulla Rete', la Corbetta, 34 anni, è dottore di ricerca
in Sociologia della Comunicazione e dei Media, lavora come
Adjunct Professor e Teaching Assistant presso l'università
LIUC-Carlo Cattaneo ed è autrice tra l'altro delle raccolte di
poesia 'Corpo della gioventù' (Puntoacapo Editrice 2019) e del
saggio 'Corpi in rete. Rappresentazioni del sé tra visualità e
racconto' (Libreria Universitaria 2021).
Lo spunto di 'Estate Corsara', con una nota di Marco Sonzogni,
scritto durante il primo lockdown, è autobiografico. Divisa in
tre sezioni: Prima, Durante e Dopo, la raccolta che si apre
nell'estate nel 2006 e si conclude in un'estate senza tempo,
attraversa tra viaggi in treno e passeggiate molte città
italiane da Milano a Bologna, da Firenze a Siena e Roma. "Quando
gli amori finiscono, a volte molto male e sono irrecuperabili ci
troviamo estranei a noi stessi e dobbiamo ricostruirci dalle
macerie. Non c'è più niente, non c'è più l'altra parte e non ci
siamo più noi. Però c'è qualcosa che in qualche modo sopravvive
e resta immutato: i luoghi che sono le città dove la storia si è
sviluppata. E' come se avessero conservato una sorta di impronta
di quello che è stato" spiega la Corbetta.
In quel "corsara" legato all'estate non c'è nulla di
pasoliniano. "Faccio riferimento alla canzone 'Le rane' dei
Baustelle che ad un certo punto dice: 'Questa gioia corsara'. Io
lo ho abbinato ad estate che è corsara perché volevo dare l'idea
di qualcosa che ci priva, ci saccheggia, ma non smette però di
essere estate, quella stagione della vita a cui vorremmo sempre
tornare" racconta l'autrice.
Il manifesto della raccolta è 'ABCD', una poesia che ci porta
nella tratta Milano-Firenze, il luogo di questo amore, che è
diventata una canzone 'ABCD Milano-Firenze', disponibile su
tutte le piattaforme e su Youtube. "Le partenze del sabato
vuote/ a Milano sono come le attese che abbiamo/di rivederci, e
vicino o lontano" sono i primi versi di ABCD. "Non è una poesia
musicata, abbiamo modificato il testo, creato un ritornello. La
abbiamo resa una canzone a tutti gli effetti. Il musicista-
cantante è Mirko Sereni in arte Ken Ciro. Il produttore è
Alessandro Fava, in arte Faffa e il videomaker Matteo Beccari.
La musica per me è sempre stata importante, mi ha sempre
alleviato il dolore. ABCD è l'emblema, il sigillo di questa
raccolta e ho voluto che diventasse una canzone perché il
dolore che c'è dietro sarebbe diventato così cantabile e quindi
gestibile. In questa raccolta ho voluto provare a dire quello
che per me è indicibile. Quando i dolori sono molto grandi ci
sembra di non trovare più le parole e allora ho provato a dirlo
con la poesia, con i versi, con la musica. Quando siamo
talmente persi dentro l'altro non sappiamo più chi siamo e
quindi abbiamo bisogno di attaccarci a quello che c'è fuori che
possono essere gli sguardi dei passanti, i libri che leggiamo, i
luoghi che vediamo dal finestrino. Quello che conta, che ci fa
crescere e avere nuovi desideri sul mondo non è il momento della
fine ma è tutto quello che noi abbiamo fatto dentro quel viaggio
e quello che dovremmo fare dopo per superare la fine" afferma la
Corbetta che nel libro cita più volte i Baustelle. La canzone
sta andando bene: "siamo soddisfatti, l'idea è di fare, nel
2023, un mini album di 5-6 tracce. Il testo delle mie poesie è
tendenzialmente breve e dovremmo accorparne più di uno, vedremo"
annuncia la Corbetta. (ANSA).
L'amore che finisce nella poesie di Alessandra Corbetta
I versi di 'Estate Corsara' e il testo ABCD diventato canzone