(ANSA) - IMOLA, 15 APR - O vittima o eroe. Nel racconto
giornalistico non esiste la vita quotidiana dei disabili.
Attorno al tema "Raccontare i più fragili. Disabilità e
diritti fanno notizia?" si sono confrontati l'inviata di
Repubblica Maria Novella De Luca, lo scrittore Carlo Lucarelli,
il direttore di Linus Igor Tuveri, e Valter Galavotti,
dell'Unione regionale associazioni per la salute mentale, il
quale ha raccontato la storia, mai apparsa sui media, di B.S,
una donna tetraplegica che, nel 2016, indignata per l'esiguità
del contributo dello Stato alle persone colpite da invalidità
grave, avviò una vertenza giudiziaria che si è conclusa con una
sentenza della Corte costituzionale che ha triplicato la cifra.
La storia di B.S. è una storia complicata, una vicenda di
atti giudiziari, di burocrazia. Raccontarla in modo avvincente è
il genere di sfida che il Premio Marina Garbesi propone a
giornalisti, scrittori, autori di graphic novel. Secondo Carlo
Lucarelli e Igort è possibile vincerla. Ci vogliono
determinazione, talento, preparazione. Si tratta di procedere
senza ipocrisie e infingimenti: illustrare il dolore, spiegarne
le ragioni, raccontare la fatica. Per i promotori del Premio, la
tutela dei disabili è il campo dove maggiormente si può
verificare l'effettiva applicazione dei principi fondamentali
della Costituzione. La prima edizione del Premio si terrà nella
primavera del 2023. I riconoscimenti saranno assegnati ad autori
di articoli raccontati e illustrati che trattino il tema dei
diritti dei disabili, sia segnalando le buone pratiche, sia
denunciando le violazioni dei diritti. (ANSA).
Giornalisti: Premio Marina Garbesi, sfida ai media su disabilità
I promotori, "raccontare i più fragili senza pietismi si può"