- Code lunghissime allo stand di BaoPublishing per gli ormai mitici firma copie di Zerocalcare che instancabile regala tempo e disegni ai suoi fan e alla sempre più ampia schiera di lettori di fumetti, sfidando il caldo e il boom di visitatori al Salone del Libro di Torino.
Super atteso il suo incontro di oggi, 21 maggio, in cui racconta il suo prossimo libro di fumetti, un graphic journalism sui generis che è una specie di seguito di 'Kobane Calling', che uscirà nell'autunno del 2022 e di cui alla fine svela in diretta il titolo.
"E' una specie di diario di viaggio che ho fatto a giugno dell'anno scorso nel nord dell'Iraq, in particolare in una regione che si chiama Shengal di cui sono originari gli Ezidi, una popolazione che fa parte del Kurdistan, ma sono di una religione pre-islamica. Una minoranza negli anni sempre massacrata e discriminata. Nel 2014 c'è stato un massacro molto pesante dell'Isis che ha stuprato un sacco di donne e bambine.
Per questo gli Ezidi sono scappati da quella regione e poi aiutati dai curdi la hanno ripresa e da allora hanno una specie di autonomia in quella zona. Quella autonomia che si basa sui principi della rivoluzione curda, quindi sulla liberazione della donna, la convivenza tra tutti i popoli e l'autodifesa in questo momento è minacciata dallo Stato iracheno che si vuole riprendere quel territorio e la Turchia che incessantemente li bombarda da un anno, uccidendo la popolazione civile ma anche i rappresentanti dell'autonomia e della amministrazione autonoma perché non vuole esista questa enclave legata ai curdi", anticipa all'ANSA Zerocalcare. "Siccome era ed è ancora una situazione particolarmente grave, nel senso che da un momento all'altro quell'autonomia rischia di essere spazzata via da queste forze che non la vogliono , il mio nuovo libro serviva ad accendere un po' i riflettori su quella esperienza specifica" sottolinea il fumettista bestseller.
Ma è un seguito di Kobane Calling, il bestseller di cui è uscita un'edizione aggiornata nel 2020? "E' molto difficile capire quale è il seguito parlando di storie vere perché sono storie che non finiscono. Quando uno termina di scrivere un libro non è che le cose non continuano ad accadere. Ora la Turchia è la minaccia più grave per quella area. Dare continuità a questa cosa per me è importante, se no sembra che hai usato quella roba soltanto per vendere un libro e poi passi ad altro.
Se uno ha a cuore una causa dovrebbe rimanere appresso a quella".
E la guerra in Ucraina? "Non voglio parlarne perché non sono un esperto. Mentre in Kurdistan ci sono stato e so di cosa parliamo, l'Ucraina e il conflitto ucraino la maggior parte di noi lo ha scoperto il 23 febbraio 2022. Già tante gente dice cose, non mi va di unirmi a quel coro. Posso soltanto ripetere quello che ho letto sui giornali o in tv. Ovviamente sono in apprensione come qualsiasi persona di buonsenso, normale" spiega Zerocalcare mentre i fan aspettano in lunghe code anche di 5 ore di farsi firmare le copie.
Dopo il successo della serie animata Strappare lungo i bordi, altri progetti tv? "C'è una nuova storia che sto facendo per Netflix che non è la seconda stagione di Strappare lungo i bordi' ma una cosa completamente nuova con lo stesso principio dei libri. Invece di fare il seguito cerco di fare una storia che parli di qualcos'altro però con i personaggi miei. Netflix giustizia la mia famiglia se ti dico di cosa parla. Siamo a uno stadio abbastanza avanzato, ma i tempi dell'animazione sono lunghi".
Il firma copie, racconta mentre i fan lo reclamano, "lo faccio per mettermi al paro con il Karma e poi perché effettivamente faccio un lavoro in cui sto a casa da solo, è superalienante non avere un contatto con le persone. E' una dimensione umana", dice. Domani, 22 maggio, darà vita a un fumetto in diretta con altri disegnatori. (ANSA).
Zerocalcare, nel nuovo libro il dramma degli Ezidi
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