Si aspettava qualcosa che "si legasse e si connettesse un po' di più alla vita dei ragazzi di oggi" la scrittrice Donatella Di Pietrantonio che si sofferma sulla scelta di proporre tra le tracce della prima prova di Maturità 2022 "La via ferrata", tratta dalla raccolta "Myricae, l'ultima passeggiata" di Giovanni Pascoli che ha come tema portante il progresso e i pericoli che questo comporta. Si potevano proporre "degli argomenti un po' più contemporanei che anche partendo da lontano, sempre nell'ambito dei programmi scolastici, si legassero di più ai temi di oggi. Poi va bene tutto. La riflessione sul progresso è sempre attuale, ma forse si poteva essere un po' più incisivi. Con questo non voglio dire che Pascoli sia un autore da non studiare, da non proporre. Però mi aspettavo qualcosa di un po' più moderno perché anche la riflessione sul progresso la abbiamo vista tante volte, persino nel mio tema di maturità c'era questo argomento e parliamo di 42 anni fa. Progresso oggi che cosa significa? Magari andava definito un po' di più" dice all'ANSA l'autrice de 'L'Arminuta' (Einaudi), il romanzo best seller Premio Campiello 2017, diventato un film di Giuseppe Bonito, vincitore del David di Donatello 2022 per la sceneggiatura non originale, arrivato in questi giorni in prima tv su Sky.
Del suo tema di maturità la Di Pietrantonio non ricorda l'enunciato preciso: "Sicuramente riguardava Svevo. Quello che ricordo è che tale era il bisogno che appunto sentivo di legarlo all'attualità della mia vita che da lì poi sono partita con una riflessione che comprese anche altri autori che naturalmente non si studiavano a scuola, ma io leggevo per conto mio. Ricordo che citai Oriana Fallaci per 'Il Sole muore' e Cassola e questo mi valse 10 all'esame di maturità perché la commissione apprezzò che io mettessi in connessione la traccia del tema con le mie personali letture. Con questo non voglio dire che uno stesso argomento non possa essere riproposto a distanza di anni. Ma progresso è una parola talmente vasta e onnicomprensiva che se non viene un pochino contestualizza mi sembra possa risultare anche un po' straniante. Poi Pascoli va sempre bene, è un grandissimo poeta, ma credo che qualsiasi autore vada bene se si trova una chiave per connetterlo a qualcosa che i ragazzi sentano come vivo".
La Di Pietrantonio non si permette di dire chi dovevano scegliere ma, sottolinea, "si è parlato di Pier Paolo Pasolini, forse lo si aspettava un po'. Ricorre anche il centenario dalla nascita e sicuramente è un autore che più facilmente si può legare, per i tanti aspetti della sua multiforme attività, all'oggi" spiega la scrittrice che, dopo 'Borgo Sud' è all'inizio di un nuovo romanzo "una fase difficile, sto ancora esplorando. Un momento molto stimolante e anche spaventoso" dice. Del film dall'Arminuta è stata contenta "anche nelle differenze. Non pretendevo assolutamente che fosse una copia conforme del romanzo e quindi è andata bene così".
"Non so esattamente come all'estero venga declinato ciò che corrisponde alla nostra maturità. Ma in Italia c'è molto questa tendenza a non agganciarsi all'attualità. Ho l'impressione che cerchiamo sempre di interrogare i nostri ragazzi sul passato per vedere quanto lo abbiano appreso, invece forse il tema di maturità potrebbe essere un'occasione per capire quanto i ragazzi riescano a connettere le nozioni che hanno appreso, la letteratura del passato, con la contemporaneità. Mi sembrerebbe molto più interessante ma naturalmente bisogna proporre qualcosa per cui la connessione sia possibile" spiega la scrittrice.
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