(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - SELENE CALLONI WILLIAMS, DAIMON
(PIEMME, PP 297, EURO 10,90). Riletti, riadattati,
reinterpretati, i miti stanno vivendo un momento di grande
ritorno di interesse.
Forma originaria delle nostre esperienze, il mito ci racconta
l'origine delle cose, come si sono manifestate al mondo per la
prima volta e questo, nella lettura della Calloni Williams, è
"il punto di partenza per poterle trasformare".
"Il mito ci può rendere liberi se lo andiamo a rileggere in una
chiave puramente estetica. Ogni interpretazione moralistica del
mito è una schiavitù perché genera una credenza" spiega all'ANSA
l'autrice di 'Daimon' che si apre con Arianna, si conclude con
Agamennone ed esplora i miti di Antigone, Perseo, Cassandra,
Orfeo, Medea e Prometeo facendo parlare ogni personaggio in
prima persona. Otto storie che indicano un percorso verso la
conoscenza con un approccio immaginale che è una chiave
estetica, poetica, non moralistica. "Ciascuno di noi mette
sulla scena della vita un mito e ciascuno di noi si libera, si
riscatta, quando vede e riconosce il mito che sta vivendo"
sottolinea.
Così conoscendo il mito di Arianna possiamo guarire dalle ferite
del tradimento, con Antigone da quelle del fallimento e del
vittimismo, con Perseo dal rifiuto e abbandono e con Cassandra
dalle ferite della paura e dell'ansia.
"Antigone è l'archetipo dell'anarchica, è la prima anarchica
della storia. Però alla fine muore, perchè? Ha osato seppellire
suo fratello Polinice contro il volere del re Creonte e lo ha
fatto perché credeva, come la religione di quei tempi suggeriva,
che se non venivi sepolto saresti stato costretto a vagare in
eterno fuori dall'Ade. Ma è una credenza e solo vivendo tante
vite e visitando tanti popoli puoi renderti conto di questo. Ci
dobbiamo liberare dalle credenze. Il vero nemico, quello che ci
impedisce di essere liberi è dentro di noi. Se conosciamo il
mito possiamo cambiare l'interpretazione, la prospettiva e in
questo modo la nostra esperienza" dice la Calloni Wiliams. Il
Daimon è sia il nostro destino sia lo spirito guida che ci porta
sempre a compierlo. "Noi che siamo pura possibilità, come diceva
Aristotele, viviamo prigionieri della mente. Il Daimon ci
riporta nell'anima, risveglia doti e talenti che spesso non
conosciamo, ma essendo voce dell'anima si esprime per immagini"
sottolinea Selene che nel libro propone anche, per ogni mito,
delle testimonianze e brevi meditazioni che chiama Omi-One
Minute Immersion: "è una pratica di immersione, di
consapevolezza e si basa sul principio del piccolo ma ripetuto
che è lo strumento principale per de-programmare la mente. Si
addice molto ai nostri ritmi di vita" spiega Selene che è stata
parecchi anni in eremitaggio nella foresta, in Sri Lanka,
praticando il cammino della piena attenzione e lo yoga
sciamanico.
"Penso che si debba andare oltre tutte le credenze. La cosa
principale è il coraggio.
Non dobbiamo fare sempre le cose partendo da uno sforzo dell'io.
Il mito delle 12 fatiche di Eracle rappresenta bene l'oggi.
L'individuo è sempre nello sforzo, nella fatica per arrivare ad
un Olimpo a cui non arriva mai " dice la Calloni Williams.
(ANSA).
Riscoprire il mito con 'Daimon' di Selene Calloni Williams
Da Cassandra a Perseo, un libro e una guida per conoscerci