(ANSA) - ROMA, 02 LUG - MARTA FIERAMONTI E SIMONE PITTI, BOB
DYLAN. SIXTY MILES OF ROWDY WAYS (EDIZIONI ELEMENTO115, PP 136,
EURO 10.
Il primo videoclip musicale? Opera di Dylan.
Il primo concept album? Opera di Dylan.
Il primo album doppio della storia? Ancora opera di Dylan.
Nato il 24 maggio 1941 a Duluth, in Minnesota, il grande
menestrello del rock, l'autore di famosissime canzoni come
"Blowin' in the Wind" e "Knockin' on Heaven's Door", raccontano
gli autori del libro, ha sempre vissuto in maniera
profonda e totalizzante il suo rapporto con l'arte,
rompendo gli schemi classici tra significante e
significato e costringendo all'interpretazione
personale, unico approccio possibile alla sua arte, nonché uno
dei motivi della sterminata produzione a lui dedicata.
Marta Fieramonti, nata in provincia di Roma nel 1992, cresciuta
in una casa di malati di musica, che ascoltava come ninnananna
Eric Clapton e Bob Dylan e Simone Pitti, nato a Roma nel1990, si
sono incontrati all'Università dove è nata l'idea di scrivere
questo libro, pubblicato dalle Edizioni Elemento 115. Tra le
fonti che hanno avuto un ruolo fondamentale nella stesura di
''Bob Dylan. Sixty Miles of Rowdy Ways' citano al primo posto il
sito "Maggie's Farm' (www.maggiesfarm.eu) e l'imprescindibile
'Chronicles-volume 1 (Feltrinelli). Dal periodo folk alla
svolta rock, il volumetto di Fieramonti e Pitti si conclude con
"Un occhio al passato, lo sguardo al futuro". (ANSA).
Ritratto di 'Bob Dylan' in un piccolo libro
Di Marta Fieramonti e Simone Pitti, pubblicato da Elemento 115