(ANSA) - ROMA, 04 LUG - ALESSANDRA NECCI. LA REGINA E
L'IMPERATRICE.
Ma anche due distinte interpretazioni del potere, per proporre
una nuova riflessione sulla difficile transizione tra la fine
dell'assolutismo monarchico e l'affermazione, anche sanguinosa,
delle nuove istanze democratiche. E' un appassionante viaggio
nel Settecento quello proposto da Alessandra Necci nel suo "La
regina e l'imperatrice" (Marsilio), libro che racconta la storia
di Maria Teresa d'Austria e di sua figlia Maria Antonietta. Nel
volume l'autrice ripercorre i fatti cercando anche di
scandagliare pensieri e sentimenti delle due sovrane così
diverse tra loro. Mentre Maria Teresa, succeduta al padre Carlo
VI d'Asburgo, riuscì con umiltà e determinazione a diventare una
vera 'madre della patria', un'imperatrice propensa alla
mediazione, ma capace anche di fermezza e pragmatismo, che
attuerà una serie di importanti riforme, Maria Antonietta
invece, andata in sposa appena quattordicenne al delfino di
Francia per rinsaldare l'alleanza fra Vienna e Versailles, venne
considerata il simbolo di un potere opprimente: la regina,
attirando l'odio del popolo per gli errori della prima fase di
regno e per la violenta campagna denigratoria di cui fu vittima,
alla fine, dopo aver mostrato grande coraggio negli anni della
Rivoluzione, nell'ottobre del 1793 venne ghigliottinata. (ANSA).
Alessandra Necci, La regina e l'imperatrice
Le vite di Maria Teresa d'Austria e sua figlia Maria Antonietta