(di Marzia Apice)
(ANSA) - ROMA, 05 SET - LUIGI BRUGNARO CON STEFANO
LORENZETTO, CI GIUDICHERANNO I BAMBINI. DALL'AZIENDA ALLA
POLITICA, UNA VIA PER L'ITALIA (Marsilio, pp.
Una biografia appassionata in cui Brugnaro, "il sindaco più
amato d'Italia", si racconta senza troppi filtri, con una
sincera voglia di mettersi a nudo: un botta e risposta ben
riuscito, con Lorenzetto che lo incalza attraverso domande ben
poste (alcune più studiate, altre più di getto) e il
protagonista che risponde senza risparmiarsi. Il risultato è una
storia che parte da lontano, da una famiglia modesta ma ricca di
valori e dignità (il padre comunista cattolico, sindacalista e
poeta; la madre maestra elementare, che ha lottato per la
propria indipendenza economica in anni in cui la scelta di
essere una donna-mamma lavoratrice non era vista di buon occhio)
e da quel Veneto operoso, all'inizio diffidente ma poi pieno di
cuore, a cui Brugnaro è visceralmente attaccato. "Per
convincermi all'impresa editoriale, in meno di un'ora Brugnaro
mi ha esposto la propria visione di Venezia, del Veneto,
dell'Italia, dell'Europa, del mondo. È mancato solo un excursus
sull'aldilà, però mi ha anticipato che avrebbe rimediato in
questo volume", scrive scherzosamente nell'introduzione
Lorenzetto, ma di fatto non si discosta poi troppo dalla realtà.
Perché Brugnaro nel libro affronta davvero molti temi, alcuni
tra i più seri degli ultimi tempi, come guerra e crisi
economica, descrivendo propositi, principi e linee di azione.
Se lo sguardo parte dalla realtà a lui più vicina - Venezia e
il Veneto - poi la prospettiva si allarga al Paese intero, per
il quale lancia idee e progetti, sempre pensando al benessere
della comunità, alla dignità delle persone (che passa dal
lavoro) e al coinvolgimento dei giovani, soprattutto ora, in un
momento storico complesso come quello che stiamo vivendo.
Conversando, il sindaco-imprenditore e Lorenzetto mescolano temi
e piani temporali, in un racconto vasto e vario, con spunti
interessanti e tanti ricordi che si inseguono, dalla facoltà di
architettura frequentata da Brugnaro in gioventù alle sfide
imprenditoriali vinte, dalle battute d'arresto all'avventura con
la Reyer, storica squadra di basket veneziana riportata al
successo e trasformata in un grande progetto civico e sociale.
Sul suo impegno politico, il presidente di Coraggio Italia
sembra non avere dubbi: "Io voglio fare politica con queste
persone: lavoratori, imprenditori, gente che ha uno sguardo
positivo e in politica non si comporta diversamente da come si
comporta nella vita", si legge. "Anche a me hanno detto che in
politica vigono regole diverse da quelle della vita normale, ma
io non mi sono adeguato all'andazzo generale". (ANSA).
Ci giudicheranno i bambini, Luigi Brugnaro si racconta
Il sindaco di Venezia si mette a nudo con Stefano Lorenzetto