Cultura

Carlo Lucarelli presenta Scri.Bo, Bologna città del libro

Nata dalle esperienze di Gruppo 13 e Associazione Scrittori

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 09 GEN - Dall'esperienza, negli anni '90, del sodalizio di 'giallisti' noto come 'Gruppo 13' prima e dell'Associazione-Scrittori coordinata da Stefano Tassinari poi, nasce a Bologna l'associazione di scrittori 'Scri.Bo', presentata oggi da Carlo Lucarelli - che ne è anche il presidente - e Marco Bettini, componente del consiglio direttivo. Obiettivo: portare Bologna, che "di esperienze esclusivamente letterarie è un po' carente", a diventare "capitale del libro e della scrittura".
    "Scri.Bo è nata per riprendere un discorso che avevamo interrotto ai tempi dell'Associazione-Scrittori", ha spiegato Lucarelli. Ci eravamo un po' fermati, ma sono rimaste le esigenze che vogliamo portare avanti". "Siamo arrivati a una mailing list di circa 110 persone". ha aggiunto Marco Bettini.
    All'orizzonte diversi progetti. Primo tra tutti, "la creazione di una 'Literary house', una 'Casa della letteratura'". "Un posto - spiegano Lucarelli e Bettini - dove si possano tenere iniziative importanti su letteratura e scrittura a Bologna sul modello dei circoli letterari di Torino e di Roma", ma anche un posto in cui "ospitare scrittori che vengono da fuori città, magari all'interno di una foresteria, tenere corsi e molto altro". Si punta a "raccontare la scrittura e portare la lettura negli ospedali e nelle carceri, in maniera organica e non individuale", perché Scri.Bo si pensa come un "punto di riferimento e baricentro organico" del settore, che raggruppi esponenti del settore di Bologna e provincia. E poi c'è quella che Bettini descrive come "l'ambizione sfrenata di un festival", che non assomigli a quelli attualmente esistenti sia in città che altrove e che si concentri su singole tematiche. "Ora abbiamo bisogno di una sede - ha concluso Lucarelli - e che l'amministrazione creda quanto noi in questo progetto". "Da parte nostra - ha assicurato la delegata del sindaco alla Cultura Elena Di Gioia - a monte c'è la stima, e poi lo spirito di collaborazione e la voglia di esserci insieme". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it