Cultura

Alessandro Zuccari spiega il 'Cantiere Caravaggio'

Studioso accompagna lettore alla scoperta di novità e ricerche

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 12 GEN - CANTIERE CARAVAGGIO (De Luca editori d'Arte, 432 pp., 36,10 euro). È l'ultimo libro dedicato dall'esperto di arte Alessandro Zuccari a Caravaggio, in cui il lettore è accompagnato alla scoperta di novità e ricerche in corso come se partecipasse a una sorta di "diario di studio" dell'autore. Oggi le ricerche sul maestro lombardo costituiscono una sorta di 'cantiere' aperto che richiede un lavoro continuo di revisione e studio: soprattutto negli ultimi decenni, con la crescita esponenziale delle pubblicazioni sul pittore, gli studi caravaggeschi si sono ampliati al punto che diventa complesso orientarsi anche per gli storici dell'arte. In questo contesto di analisi si inserisce il 'Cantiere Caravaggio': non una monografia tradizionale, ma un volume ricco di riflessioni e chiarimenti su questioni di carattere biografico, attributivo e metodologico, che propone nuove indagini e interpretazioni per entrare nel merito del dibattito sul Merisi e riconsiderare il corpus delle sue opere.
    Nel volume si coglie l'eredità di quella esperienza metodologica maturata dallo studioso a partire dagli scritti di Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Maurizio Calvesi. Le fonti storico-artistiche costituiscono un elemento guida nell'analisi di Caravaggio e della sua opera tanto da divenire una sorta di fil rouge all'interno del volume, contrassegnato da una meticolosa attenzione alle fonti antiche.
    L'indagine interessa vari piani di lettura, dalla risistemazione della cronologia caravaggesca, riorganizzata in base alle nuove acquisizioni documentarie relative agli anni romani del genio lombardo, che si ipotizzava avessero avuto inizio nel 1592 e che, invece, sono documentati a partire dal 1595/96.
    In un evento in programma alla Chiesa Nuova di Roma martedì 24 gennaio (ore 18.30), Alessandro Zuccari accompagnerà la platea alla scoperta della celebre tela della Deposizione dipinta nel 1603 da Caravaggio, svelandone i significati, le relazioni e la spiritualità. In quel tempo la chiesa era la sede degli oratoriani di San Filippo Neri, cui Caravaggio è stato sempre legato. (ANSA).
   

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