(ANSA) - ROMA, 20 FEB - AMPARO DÁVILA, 'MORTE NEL BOSCO E
ALTRI RACCONTI', (SAFARÀ, PP. 274, EURO 19) Arriva in libreria
una nuova raccolta dei 'cuentos' di Amparo Dávila, regina del
perturbante. La scrittrice sudamericana è una delle più grandi
maestre del racconto. Negli ultimi tempi la sua opera ha
riscosso enorme successo. È apprezzata da giovani autrici come
la statunitense Carmen Maria Machado che paragona le storie
della Dávila ai film di Hitchcock. Amparo Dávila è considerata
la Shirley Jackson del Sud America ma in lei c'è chi rintraccia
anche echi di Kafka e della giapponese Ogawa. 'Morte nel bosco'
pubblicato dalla casa editrice friulana Safarà - traduzione di
Giulia Zavagna -, è un libro ghiotto per i fan dell'horror e del
fantastico. La Dávila, scomparsa nel 2020 all'età di 92 anni,
era molto stimata da colleghi del calibro di Borges e Julio
Cortázar. Con una penna affilata e ammaliante Dávila conduce il
lettore in un viaggio da brivido negli angoli più oscuri
dell'anima. Come accade nel racconto che dà il titolo al libro
in cui un uomo, imprigionato in un matrimonio infelice, in preda
a pensieri angoscianti, sente di precipitare in un pozzo senza
fondo, immagina di trasformarsi in albero e sente addosso le
asce dei boscaioli. O la storia di una certa signorina Julia
gentile e all'antica che improvvisamente di notte non riesce più
a chiudere occhio a causa di strani rumori. Crede di avere casa
infestata dai topi e inizia a comprare ogni sorta di veleno.
L'insonnia la porterà alla rovina fin quando aprendo l'armadio
non scoprirà una sorpresa terrificante. Storie di inestinguibile
fascino che restano a lungo nella mente del lettore. Dávila nel
corso della sua carriera è stata insignita della Medalla Bellas
Artes nel 2015 e del premio Xavier Villaurrutia nel 1977.
(ANSA).
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