Cultura

Galli Della Loggia nuovo presidente associazione Friuli Storia

Storico: 'Il mio rapporto con Fvg ha radici solide e profonde'

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 23 SET - Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del Corriere della Sera, è il nuovo presidente dell'associazione Friuli Storia, la realtà culturale con sede a Udine che dal 2014 organizza il premio nazionale dedicato alla Storia contemporanea. Lo annuncia l'associazione.
    Galli della Loggia, docente di storia dei partiti politici all'Università di Perugia, ha partecipato dal 2014 alla creazione del premio Friuli Storia come componente della giuria scientifica e succede a Giulio Giustiniani, scomparso nel 2022.
    Il direttivo rinnovato di Friuli Storia sarà composto anche da Elisabetta Nonino, Roberto Volpetti, Anna Comelli e da Tommaso Piffer, che assume il ruolo di direttore scientifico, mentre Chiara Filipponi diventa direttore generale del sodalizio.
    La realtà culturale basata in Friuli oggi collabora con l'Università di Harvard per il forum annuale sulla Guerra fredda, e con l'ateneo di Udine per i progetti Frontiera Est e Viaggiatori nel tempo.
    "Il conferimento della presidenza di Friuli Storia arriva come momento culminante di una collaborazione consolidata - ha spiegato Ernesto Galli della Loggia - il mio rapporto con il Friuli Venezia Giulia ha salde radici e si è rinnovato nel tempo, anche attraverso le iniziative della associazione partigiani Osoppo-Friuli. In relazione al premio Friuli Storia mi piace ricordare - ha continuato il neo presidente - il rapporto fecondo intrecciato con Giustiniani: ricevere il suo testimone alla presidenza dell'associazione significa, idealmente, mantenere vivo il dialogo che si è drammaticamente interrotto con la sua scomparsa".
    Galli della Logia aprirà il suo mandato a Udine partecipando il 28 settembre alla cerimonia di consegna del premio Friuli Storia 2023 ai vincitori ex aequo Thomas Hippler e Vittorio Coco. Il talk, alle 18 nel salone del Parlamento a Udine, sarà condotto dal giornalista Massimo Bernardini. (ANSA).
   

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