Cultura

Libri e incontri per i 10 anni, 10 mesi e 10 giorni della Kasa

A Milano 10 settimane di attività, si parte parlando di Manuzio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 SET - La Kasa dei Libri di Milano spegne 10 candeline per i suoi primi 10 anni di attività. Anzi, a voler essere precisi, 10 anni, 10 mesi e 10 giorni, da festeggiare con dieci volumi e dieci appuntamenti.
    "Abbiamo convenuto - afferma Andrea Kerbaker, il padrone di Kasa - che la cosa più efficace fosse partire da dove tutto ha origine: la kollezione di libri. Lì infatti è riassunta la quintessenza della Kasa, la sua ragion d'essere". "Certo, scegliere tra circa 35mila volumi non è stata cosa così immediata, ma alla fine - spiega Kerbaker - abbiamo individuato dieci libri in grado di rappresentare al meglio che cosa contengono i nostri scaffali, cosa facciamo e come lo facciamo".
    E così, da ottobre a dicembre, è previsto un ciclo di appuntamenti ad hoc: un libro alla settimana per 10 settimane.
    Con Luca Crovi e Gianni Biondillo, ad esempio, si parlerà di James Bond tra cinema e letteratura; con Massimo De Luca verrà ripercorsa la storia di campioni assoluti del pallone come Gianni Rivera; con Marco Balzano verrà ricordato Eugenio Montale. Ma a cominciare - martedì 10 ottobre alle 18 - sarà l'editore e scrittore Gian Arturo Ferrari.
    "Abbiamo scelto di partire dal libro più antico della kollezione: l'edizione aldina delle Silvae della Tebaide e dell'Achilleide di Stazio del 1502, uno dei libri stampati a Venezia in quegli anni da Aldo Manuzio, uno dei più famosi tipografi dell'intera storia della stampa mondiale. Eppure - spiegano gli organizzatori dell'evento - sul suo conto disponiamo di scarse e frammentarie informazioni. Quella che conosciamo per certo è l'incredibile carica innovativa che Manuzio riesce a mettere nella manifattura di un libro, a partire dal formato (più piccolo e snello rispetto ai voluminosi codici), proseguendo poi all'interno con l'introduzione del frontespizio, del colophon e con l'adozione del corsivo, carattere che porta alto nel mondo il ruolo del nostro Paese, visto che è universalmente noto come italic". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it