Cultura

Paolo Ruffilli, un repertorio dei personaggi per lettori curiosi

In 'Maschere e figure' viaggio tra i classici in cerca dei tipi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 NOV - PAOLO RUFFILLI, MASCHERE E FIGURE - REPERTORIO DEI TIPI LETTERARI (IL RAMO E LA FOGLIA, PP 152, EURO 15). Sono nove le tipologie di personaggi, protagonisti o comparse importanti, che si incontrano, spesso senza averne piena consapevolezza, tra le pagine di racconti e romanzi. Paolo Ruffilli, poeta e critico letterario, ha composto un repertorio fondamentale di quei tipi col suo saggio 'Maschere e Figure' per l'editore Il ramo e la foglia. Si tratta di un viaggio nei secoli della letteratura arrivando fino a quella contemporanea per comprendere come il lettore abbia amato e odiato, pur restandone sempre affascinato, il pigro, il libertino, l'ipocrita, l'ingenuo, il bello, la donna fatale, il malvagio, il vanitoso, l'androgino. Del resto, ricorda Ruffilli, a chi legge, come insegna la psicanalisi, "piace identificarsi con tutti i personaggi ma tenendoli ben separati nei loro caratteri, sentirsi insomma alternativamente dottor Jeckyll e mister Hyde, desiderosi di sangue, di rapina, di prepotenza, di dominio e, con altrettanto assoluta sincerità, di bene, di pace, d'amore".
    Il fenomeno della catarsi fin dagli albori della tragedia greca permette tranquillamente di assumere ogni maschera con la consapevolezza di poterla togliere, di essere "l'eroe demoniaco e quello angelico" per vivere in avvicendamento l'inferno e il paradiso che ognuno ha dentro di sé. Ed è poi il genio letterario dei grandi scrittori a permettere la 'magia' del cambiamento di ruolo. La letteratura russa ad esempio offre per quanto riguarda il pigro un catalogo unico, dall'Onegin di Puškin al Pečorin di Lermontov, dall'Oblomov di Gončarov al Rudin di Turgenev. E poi per il libertino ci sono Don Giovanni e Casanova con le loro differenti peculiarità, mentre come ipocrita spicca la compunta signorina Vinteuil in 'La strada di Swann' di Marcel Proust, fra gli ingenui il Candido di Voltaire, e il bello è ben rappresentato dal Bel-Ami di Guy de Maupassant.
    Hanno poi lontane origini i tipi che sembrerebbero più moderni come l'androgino e la donna fatale. Tantissimi i malvagi nella letteratura, figure fondamentali attorno alle quali spesso ruota una storia, rintracciati da Ruffilli a partire dalla Bibbia per arrivare alla 'Valle dell'Eden' di John Steinbeck. E non mancano i vanitosi, predominanti nei romanzi di Gabriele D'Annunzio.
    Tutti questi tipi non hanno tempo, si ritrovano, con sfumature diverse, anche oggi, al cinema e nelle serie sulle piattaforme di streaming, mentre c'è sempre un lettore o uno spettatore pronto a mettersi nei loro panni. (ANSA).
   

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