(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 06 GEN - Pioniere del genere poliziesco e
fantastico a metà dell'Ottocento, considerato da Agatha Christie
il "padre del giallo moderno", Wilkie Collins viene celebrato
nel bicentenario della nascita, avvenuta l'8 gennaio 1824 a
Londra, con il ritorno in libreria, in nuove edizioni, dei suoi
romanzi più famosi. A partire da 'La donna in bianco' a 'La
pietra di luna' diventati film e serie tv Rai fino alla
rilettura di suoi racconti e articoli e alla riscoperta della
sua passione per la cronaca nera.
Figlio del pittore di paesaggi William Collins, amico e
collaboratore di Charles Dickens, Wilkie è stato tra i più
prolifici scrittori vittoriani: è autore di venticinque romanzi,
di oltre cinquanta racconti e di numerose opere teatrali. Prima
di darsi con successo alla scrittura, si è dedicato, spinto dal
padre, al commercio e poi all'avvocatura che gli è stata utile
per utilizzare la conoscenza del crimine nelle sue opere.
Creatore di perfette macchine narrative che hanno segnato per
sempre la tradizione del mistery, come ha detto Alessandro
Baricco: "È impossibile smettere di leggere Wilkie Collins".
I suoi tre titoli più conosciuti escono, in una nuova e
raffinata veste grafica, il 12 gennaio per Fazi editore. Sono
'La donna in bianco' dove troviamo una misteriosa figura
femminile che si aggira di notte per le strade buie di Londra.
Quale terribile segreto nasconderà?. In 'Senza nome' le
protagoniste sono invece due sorelle, Magdalen e Norah, che alla
morte dei genitori scoprono che questi non erano sposati e
vengono private di una cospicua eredità. Costrette a guadagnarsi
da vivere, Norah diventerà governante e Magdalen sposerà l'uomo
che detesta. Mentre nel giallo 'La pietra di Luna' tutto ruota
intorno alla scomparsa di un gioiello originario dell'India che
giunto in Inghilterra viene donato alla nobildonna Rachel
Verinder. Tutti sono apparentemente innocenti ma allo stesso
tempo possibili colpevoli. Ne 'Il fantasma della dispensa'
(Elliot), con postfazione e cura di Salvatore Asaro - scritto su
invito di Charles Dickens di inviare un racconto gotico per il
numero natalizio della sua rivista 'All the Year Round' -
troviamo Mr Beaver che in una macabra tenuta si sente
perseguitato da uno stranissimo fantasma: lo spettro di un
portacandele.
La casa editrice Elliot invita a rileggere anche le raccolte
di articoli e racconti da cui emerge la grande ironia e acutezza
di Wilkie Collins, morto a Londra nel 1889. Oltre all'ideazione
di romanzi Collins scrisse anche true crime. E proprio 'True
Crime' è il titolo del libro, con la prefazione di Marcel
Schwob e la traduzione di Decio Cinti, che comprende i casi di
cronaca nera della sua epoca più interessanti e gli articoli più
riusciti: da 'La vendetta di una regina', racconto dello storico
omicidio a Fontainebleu nel 1657 del marchese Monaldeschi su
istigazione di Christina, regina di Svezia alle avventure del
più audace rapinatore del XIX secolo, Poulailler fino alla
storia del processo di Marie-Françoise Victoire Salmon,
ingiustamente accusata di essere un'avvelenatrice. Elliot
recupera anche 'Curiosità letterarie' con scritti tratti da My
Miscellanies, compendio della lunga collaborazione dello
scrittore con le riviste Household Words e All The Year Round,
edite da Charles Dickens, in cui si trova fra l'altro un
ritratto di Honoré de Balzac e 'Salvatemi dagli amici' che
contiene anche una petizione ai romanzieri per rimediare alla
mancanza di inventiva nella narrativa dell'epoca. (ANSA).
Wilkie Collins, il bicentenario del padre del giallo moderno
Tornano romanzi e racconti da La donna in bianco a True Crime