(ANSA) - ROMA, 21 FEB - IL SEGRETO ITALIANO. TUTTA LA
BELLEZZA CHE C'E' - A CURA DI VITTORIO CODA (TRECCANI, PP.
"E' una bellezza con tante capacità: intuito, concretezza,
determinazione, il tutto abbinato alla voglia di vivere senza
risultare invadente con gli altri", conclude.
Inoltre racconta: "Sono un persiano che ama il suo Paese
d'origine ed è orgoglioso delle sue radici e della sua cultura.
Mi sento però privilegiato, e toccato nel profondo del cuore,
quando vengo considerato un imprenditore italiano. Questo perché
considero l'imprenditore italiano la più genuina espressione del
capitalismo socialmente responsabile, che è la base della mia
formazione imprenditoriale".
Una sezione del libro è dedicata all'imprenditorialità
umanistica e alla Olivetti di Camillo e Adriano, un'azienda
ancora oggi fonte di ispirazione. Adriano, come ricorda
Alessandro Zattoni docente alla Luiss, era "un ingegnere
umanista e un pensatore idealista" che credeva "nelle
potenzialità delle persone". Il punto forte della Olivetti?
Essere "un'impresa progettata per coniugare la competitività e
la redditività aziendale con il benessere dei lavoratori e della
comunità locale". Olivetti introdusse innovazioni all'epoca
rivoluzionarie come quelle di ridurre l'orario di lavoro e
aumentare la remunerazione dei lavoratori. Pensò anche a
innovazioni culturali, per esempio: la formazione professionale
e manageriale, la biblioteca di fabbrica, eventi, mostre,
concerti di musica classica, presentazioni di libri. (ANSA).
In un volume Treccani la bellezza delle imprese italiane
Il segreto italiano, uno studio sulle aziende d'eccellenza
