(ANSA) - ROMA, 07 MAR - L'Intelligenza artificiale rischia di
essere un sistema che si frappone tra l'essere umano e la
realtà, diminuendo le nostre capacità di riflessione e
discernimento, come dimostrano la nostra tendenza a cedere ai
consigli di acquisto generati dalle nostre profilazioni in rete.
Lo spiega il teologo e filosofo Paolo Benanti in occasione di
una "lezione" sull'Ia all'Università Lumsa.
Chat Gpt o altri strumenti di questo tipo sono forme di
linguaggio computato che mettono l'uomo e la macchina l'uno di
fronte all'altro mediante un interfaccia linguistico: ma che
cosa accade quando la macchina si interfaccia all'uomo mediante
il linguaggio? Benanti cita il Nobel Daniel Kahneman che ha
studiato la nostra razionalità: lui dice che la nostra
razionalità gioca su due livelli, il sistema 1 e il sistema 2.
Nel sistema 1 che è attivo il 95% del tempo, l'uomo procede per
un tipo di pensiero che è inconscio, veloce, intuitivo. Quando
invece interviene il sistema 2, quello razionale, si richiede
molto più sforzo, tanto che è attivo per il 5% del tempo. In
questo caso il sistema è più lento e spesso ci lascia indecisi.
"Per semplificare il sistema 1 è Sinner quando risponde a 180 km
orari ad un servizio e piazza la pallina nell' angolino del
campo. Il sistema 2 è invece quello di Kasparov quando pensa
all'apertura di scacchi per vincere la partita". Ma, osserva
Benanti, "ahimè noi usiamo più il sistema 1 e quando usiamo il
sistema 2 non riusciamo a fare altro: se vi è capitato di
camminare chiacchierando e vi siete dovuti fermare per guardare
in faccia il vostro interlocutore, allora siete passati dal
sistema 1 al sistema 2". Insomma Kahneman ci dice che il sistema
1 è un pilota automatico: "Ci fa sentire di poter decidere senza
sforzo. Il problema di interazione con un sistema di linguaggio
deriva dal fatto che questo potrebbe diventare il sistema zero:
cioè quel sistema che innesca il Sistema 1 senza che ce ne
accorgiamo. E che potrebbe, frapponendosi tra noi e la realtà,
diminuire la nostra capacità di ragionamento più sofisticata.
L'utilizzo dell'IA nello spazio commerciale a questo serve:
produce un maggiore acquisto, un acquisto compulsivo, che è un
acquisto meno riflesso". (ANSA).
Benanti, l'IA, terzo incomodo tra Sinner e Kasparov
Che accade quando si interfaccia a noi mediante il linguaggio