(ANSA) - POPOLI, 23 MAR - Una simbolica aula di giustizia che
vede la musica pop sul banco degli imputati in un improbabile
"processo" in scena sabato 6 ottobre 2024 a Popoli Terme
(Pescara).
L'accusa - ribadita dai resoconti dei media nell'analisi dei
brani in gara nell'ultimo Festival di Sanremo - è che le canzoni
sono ormai sfacciati plagi di melodie, armonie e ritmi del
passato prossimo o remoto.
Sarà presente anche il produttore Nicola Battista che nel libro
di Bovi illustra la storia del campionamento musicale.
"Vi racconterò di come discografici ed editori hanno
speculato sul lavoro di noi artisti nell'epoca aurea del disco:
a loro montagne di milioni, a noi le briciole": sarà questa la
requisitoria di Johnny Charlton. Dossena farà invece una
"confessione" proprio riguardo al copia-copia musicale: "È vero
- ammette - non sono soltanto gli autori ad avere colpe riguardo
ai plagi. Anche noi discografici ed editori in proposito abbiamo
fondamentali responsabilità". Si parlerà anche dell'imitazione
degli stili, con riferimento ai modelli che di volta in volta
hanno suggestionato esecutori come Little Tony, Bobby Solo,
Adriano Celentano, Zucchero e i Måneskin.
Gli interventi si alterneranno ai filmati esclusivi di
Michele Bovi, già caporedattore centrale del Tg2 e poi
capostruttura di Rai 1, che in 25 anni di inchieste sul diritto
d'autore ha raccolto varie denunce. Il dibattito sarà introdotto
da Danila Giunta, direttrice della Bibliomediateca Comunale,
oltre che cantante, e moderato da Vincenzo De Sanctis, avvocato
con competenze sul Copyright, ma anche chitarrista e autore di
lungo corso. (ANSA).
A Popoli un 'processo' al plagio musicale
Bovi presenta volume 'Anche Mozart copiava e plagiava i Beatles'