(ANSA) - ROMA, 03 APR - LOLA LAFON, QUANDO ASCOLTERAI QUESTA
CANZONE (EINAUDI, PP. 154, EURO 17.
Lafon descrive la sofferenza di Anne, chiusa fra quelle mura:"Il
corpo, nell'Alloggio segreto, è un corpo privato di luce, d'aria
aperta, di movimento. Un corpo spezzato, contratto, intorpidito.
Un corpo affamato e anche nauseato, a furia di piatti farinosi e
patate ammuffite. Un corpo in balia di tutte le paure, di tutte
le angosce, il pericolo è ovunque: il palazzo di destra è
abitato, quello di sinistra ospita una falegnameria".
Per la stesura del volume, Lafon ha raccolto testimonianze. Si è
messa in contatto con Laureen Nussbaum che conobbe da vicino i
Frank ed è una delle maggiori studiose del Diario. Nussbaum le
ha raccontato che Anne parlava molto e che era una bambina
adorabile. Nussbaum era amica di Margot, la sorella di Anne.
Lola Lafon, durante la lavorazione dell'opera, ha letto molto:
saggi sulla Shoa; una biografia di Miep Gies, segretaria di Otto
Frank; Dora Bruder di Modiano; Lo scrittore fantasma di Philip
Roth. Inoltre rivela: "Leggo una biografia di Audrey Hepburn, la
cui madre venerava Hitler: l'attrice rifiutò di interpretare il
ruolo di Anne Frank sul grande schermo, temendo di non essere
'legittimata' a farlo".
A proposito del Diario di Anne, Lafon commenta:"L'io di Anne
Frank riflette tutte le cose che ci appartengono e che lei ha
perso: la luce di fuori, la brezza, l'abbaglio del sole e la
nerezza infinita di quello che non percepiamo, in mezzo alle
stelle. Contiene un tutto di piccoli niente: nell'Alloggio
segreto la vita quotidiana era fatta anche di cene da preparare,
di caffè da scaldare, di libri alle cui pagine fare le orecchie,
di liti e di lacrime, e persino, sfidando l'opacità delle
finestre coperte di panno, di un minuscolo angolo di cielo, in
soffitta. L'io di Anne Frank crea dipendenza. Ne vogliamo di
più, ancora". (ANSA).
Lola Lafon in un libro racconta Anne Frank
La scrittrice è stata una notte nell'Alloggio segreto dei Frank