Cultura

'Certe donne, a Torino', gli incontri ravvicinati di Marina Rota

''Tutta un'altra città, avrei voluto restare nel loro mondo'

Redazione Ansa

(di Amalia Angotti) (ANSA) - TORINO, 15 MAG - MARINA ROTA. INCONTRI RAVVICINATI CON FIGURE STRAORDINARIE'. (edito da Buendia Books, pag. 380, euro 18.50).
    L'intervista impossibile, l'arringa inaspettata, l'appuntamento fatale, lo spettacolo che torna in scena un'ultima volta: Marina Rota fa rivivere otto donne torinesi - Lidia Poet, Teresina Tua, Paola Lombroso, Gemma Cuniberti, Amalia Guglielminetti, Helen Konig, isa Bluette e Bella Markman Hutter - che hanno lasciato un'impronta indelebile nelle arti e nelle tecniche, nella società e nella storia. 'Certe donne, a Torino. Incontri ravvicinati con figure straordinarie', edito da Buendia Books, è stato presentato al Salone del Libro di Torino.
    "Ho scelto queste otto donne - spiega Marina Rota - per un'istintiva simpatia. In ognuna di loro avevo intuito qualche particolarità alla quale mi sentivo accomunata, come lo spirito giocoso e l'incontenibile amore per gli animali di Helen König, la temperanza e la ferrea determinazione che sorressero Lidia Poët per affermare il sacrosanto diritto alla professione legale. Oppure che avrei voluto possedere io stessa: l'immensa generosità intellettuale di Paola Lombroso; la capacità dimostrata dalla piccola attrice prodigio Gemma Cuniberti di sapersi ritirare dalle scene e di vivere altrettanto serenamente dietro le quinte". Marina dice di provare una grande riconoscenza verso queste donne che le hanno consentito di realizzare il suo "più ardente sogno: quello di poter vivere nel passato, almeno per la durata degli incontri, che avvengono a cavallo fra Ottocento e Novecento". "Ho così potuto immaginare - racconta - di assistere, nel 1878, all'ingresso della giovane Lidia Poët, unica studentessa, nell'aula universitaria di Giurisprudenza, fra due ali di giovanotti curiosi e meravigliati; di ascoltare il grande soprano Toti del Monte al Regio e di provarmi i cappellini in una modisteria di via Po nel 1928 con Gemma Cuniberti; di entrare nel laboratorio delle bambole Lenci con la loro creatrice Helen König; di frequentare la cerchia artistica di Riccardo Gualino con Bella Hutter; di ascoltare la grande violinista Teresina Tua, in tournée presso le corti e i più importanti teatri del mondo, prima concertista europea ad esibirsi in Russia e negli Stati Uniti; di raccogliere le confidenze personali della Guglielminetti come ospite nel suo salotto. Tutta un'altra Torino, dove regnavano stile, gusto, eleganza, e dove mi conduce il mio cuore, affetto dalla sindrome dell'età dell'oro, dalla nostalgia di un passato non vissuto. L'ineluttabile 'ritorno al futuro' mi ha vista recalcitrante; avrei voluto restare nel loro mondo".
    Per creare questi incontri ravvicinati Marina Rota ha trascorso ogni momento libero, per quasi un anno, nell'Archivio Storico della Città, nel settore 'rari e manoscritti' della Biblioteca Civica, nel Centro Studi Piero Gobetti, negli archivi dei Dipartimenti Universitari. Nella Biblioteca del Teatro Stabile ha scoperto documenti preziosi- libri, riviste d'epoca, copioni teatrali - soprattutto sulla piccola attrice Gemma Cuniberti e su Isa Bluette. La fantasia è volata, in questi rendez-vous, ma sulla base di un'accurata e rigorosa documentazione. (ANSA).
   

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