Cultura

La fine dell'Inghilterra nel nuovo libro di Antonio Caprarica

Arriva in libreria per Sperling Kupfer

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 MAG - ANTONIO CAPRARICA, LA FINE DELL'INGHILTERRA. UN PAESE SMARRITO, UN TRONO VACILLANTE (SPERLING & KUPFER, PP 224, EURO 19.90) Il declino della Gran Bretagna, un tempo centro nevralgico di tendenze e rivoluzioni, viene raccontato da Antonio Caprarica nel libro 'La fine dell'Inghilterra. Un paese smarrito, un trono vacillante' che esce il 21 maggio per Sperling & Kupfer ed è disponibile anche in versione ebook.
    Caprarica, narratore e testimone privilegiato che da anni racconta la società britannica agli italiani, con lo stile pungente che lo contraddistingue fa chiarezza una volta per tutte sulle tappe che hanno segnato il tramonto di un impero. A cavallo tra il XX e il XXI secolo, ai tempi della Cool Britannia, Londra rappresentava nell'immaginario collettivo un faro a cui guardare per capire dove stesse andando il mondo.
    Dalla musica delle Spice Girls all'arte di Damien Hirst, dal fenomeno David Beckham alla moda di Alexander McQueen e Vivienne Westwood fino al cinema di Danny Boyle, c'è stato un periodo in cui la Gran Bretagna era all'avanguardia in tutti i campi, anche in quello politico, con l'elezione del suo nuovo, giovane primo ministro, Tony Blair. Ma oggi, quasi trent'anni dopo, cos'è rimasto di quel Paese delle meraviglie? Tra la Brexit e la clamorosa uscita dall'Unione Europea, la crisi economica, la morte di Elisabetta, lo sfaldamento della famiglia reale e le gravi malattie che hanno colpito il nuovo re e la futura regina, un premier da dimenticare a cui sono seguiti altri dei quali a malapena si ricorda il nome, è indubbio che la luce del Regno Unito sembri farsi sempre più fioca.
    Per quasi quindici anni popolare corrispondente della Rai da Londra, Caprarica è autore fra l'altro de Il romanzo dei Windsor, Il romanzo di Londra, Intramontabile Elisabetta, L'ultima estate di Diana, Royal baby, La regina imperatrice, Elisabetta, per sempre regina, William & Harry e Carlo III.
    (ANSA).
   

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