(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Con un valore economico delle vendite
di 3,338 miliardi di euro l'anno, l'editoria italiana è oggi la
quarta per dimensione in Europa e occupa oltre 70mila addetti in
una filiera che spazia dalle case editrici al mondo degli
autori, traduttori e illustratori, passando per agenti
letterari, librai, bibliotecari e organizzatori di eventi come
Fiere e Festival.
Nel Paese è la prima industria culturale per acquisti dei
consumatori, davanti a pay tv e televisione generalista,
videogiochi, stampa quotidiana e periodica, musica e cinema.
Sono i dati, a cura dell'Ufficio Studi dell'Associazione
Italiana Editori, mostrati oggi alla conferenza stampa di
presentazione del programma dell'Italia Ospite d'Onore alla
76esima Fiera del Libro di Francoforte, dal 16 al 20 ottobre.
Rispetto al 1988, quando l'Italia era come oggi Paese Ospite
d'Onore a Francoforte, il mercato nazionale è raddoppiato di
valore, al netto dell'inflazione. Nel 1988 si vendevano nelle
librerie e nei supermercati circa 50 milioni di libri ogni anno,
nel 2023 (nel frattempo si sono aggiunte le librerie online) le
copie vendute sono state 112 milioni, al netto dei libri
scolastici, dell'editoria accademica e professionale, dei libri
in formato digitale. Significativo è stato inoltre il balzo dal
periodo prepandemia a oggi: rispetto al 2019, nel 2023 si sono
vendute 12,5 milioni di copie in più, un salto in avanti di
quasi il 13% che ha visto protagonisti nuovi pubblici giovanili
che si informano su nuovi mezzi e trainano la crescita di nuovi
generi come il fumetto e il romance. (ANSA).
Libri, mercato nazionale raddoppiato rispetto al 1988
Dati Aie, valore delle vendite di 3,338 miliardi di euro l'anno