(ANSA) - ROMA, 30 MAG - MARCO ENRICO LONGI, "IL TUNNEL DEL
TEMPO", (EDITRICE CARABBA, 23 Euro, 468 Pagine)
Tre donne, un passato, i conti con il tempo e il peso del
rapporto con il padre. Quella che racconta Marco Enrico Longi
nel suo quarto romanzo è una storia tutta al femminile: tre
sorelle, figlie di un docente universitario e noto pittore
scomparso da tempo, che non si amano e vivono a Roma, Milano e
Parigi, sono invitate senza spiegazioni a Sassari da un notaio,
per la pubblicazione del testamento olografo di una persona
estranea alla loro famiglia.
Matilde, la più grande, sposata e con una figlia adolescente, è
una donna equilibrata ma insoddisfatta e incline alla
malinconia. Affermata commercialista a Parigi, è legata a Palau
da ricordi indelebili: della famiglia e degli amici, le sue
relazioni sentimentali, gli affettuosi rapporti maturati con
persone del luogo. Ma anche da eventi drammatici, che un giorno
l'avevano indotta a giurare di non tornare mai più a Palau.
Agnese è molto bella, vivace e vulcanica, indipendente e in
apparenza arrogante e strafottente, con una vita privata ancora
effervescente e tumultuosa ma priva di sbocchi, dietro
l'apparente freddezza e l'egoismo nasconde un'anima generosa che
fa emergere una natura appassionata. Come i suoi ricordi, capaci
di fare breccia nel muro che protegge all'esterno la sua
intimità.
Dorotea è la più giovane. Sposata e senza figli, è burbera e
lunatica, tormentata dall'idea di invecchiare. Vive in un mondo
tutto suo che la rende soggetta ad ansie e attacchi depressivi.
Ama il denaro e non fa niente per nasconderlo. Impulsiva e
irritabile, anche lei è dotata di un'anima sensibile e dolce,
che si ostina a celare e proteggere con atteggiamenti
provocatori sovente poco edificanti.
A Palau, le tre sorelle sono costrette a confrontarsi. Su di
esse e sui loro incontri, in tutto il romanzo aleggia la figura
del padre e il diverso rapporto con lui. Riemergono persone e
fatti del passato, scelte, comportamenti che hanno inciso sulla
vita delle tre donne, successi ed errori, insieme alla capacità
di affrontare le avversità oltre i sentimenti e i tradimenti, le
tragedie, le amicizie, le gioie e i turbamenti.
L'impegno a superare le insidie del male di vivere anche
attraverso il modo personale di uscire dal mondo ora non basta
più. E le tre sorelle, consapevoli di questo, una di fronte
all'altra con le personali verità, vere o artefatte, con le
rispettive debolezze e recriminazioni, le speranze disattese, le
aspettative, rancori e dolori, accettano di mettersi a nudo per
chiarirsi una volta per tutte, sottoponendosi infine con umiltà
anche al giudizio del tempo.
La pubblicazione del testamento cambierà le loro vite e quelle
di altri personaggi del romanzo.
La storia narrata mette in luce tutta la gamma dei sentimenti
delle protagoniste, che l'Autore tratteggia con efficacia
descrivendo le loro emozioni di fronte alla necessità di
risolvere problemi mai superati e riuscire almeno ad attenuare i
condizionamenti che gravano sulle loro vite.
Le tre sorelle comprenderanno che a un certo punto i fatti
devono essere lasciati andare. Che occorre ridimensionarli
secondo uno spirito di accettazione delle leggi del fato e della
loro ineluttabilità.
Longi sorprende per la capacità con la quale si cala nella mente
e nel modo di ragionare delle protagoniste femminili della
storia: sono donne vincenti e perdenti, sono figlie del nostro
tempo che combattono contro i propri demoni. Sono donne
coraggiose, capaci di rivedere ogni scelta, di fare quel passo
in più per attraversare il tunnel del tempo e provare a
conquistare la pace nell'anima. (ANSA).
"Il tunnel del tempo", tre donne e i conti con il passato
Il nuovo romanzo di Marco Enrico Longi